Lanciano. La Procura di Lanciano ha chiesto al gip l’archiviazione per l’unico indagato del caso relativo alla morte di Amalia Natarelli, 58 anni. La donna era stata trovata ferita nella camera da letto della casa di famiglia a Paglieta, dal marito Antonio Di Florio, lo scorso 23 dicembre.
La Natarelli morì poco dopo essere arrivata in gravi condizioni all’ospedale di Lanciano. Il marito, unico indagato per omicidio volontario nel fascicolo aperto dal pm Rosaria Vecchi, ha sempre sostenuto che la moglie era caduta dal letto. La doppia autopsia e gli ulteriori esami scientifici tra i quali quelli dei Ris di Ancona non hanno chiarito se le ferite riscontrate sul volto della donna siano dovute a una caduta o a una aggressione.
“Non abbiamo la prova lampante di una responsabilita’ di terzi per la morte della Natarelli” ha detto all’Agi il procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto “dunque abbiamo proceduto alla richiesta di archiviazione per l’indagato: per noi il caso è chiuso”. Il gip si pronuncerà nei prossimi giorni sulla richiesta della Procura.
