Villamagna. Un progetto che mette a repentaglio la salute dei cittadini. Così il sindaco di Villamagna Paolo Rosario Nicolò commenta l’idea di realizzare un impianto di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti prevalentamente dai servizi di microraccolta nel comprensorio di Ari, dunque a ridosso dei confini di Villamagna.
Secondo quanto appreso dal primo cittadino, il progetto dovrebbe prevedere più precisamente la realizzazione di un impianto presso il quale saranno svolte operazioni di deposito preliminare o messa in riserva per il successivo smaltimento o recupero finale presso impianti autorizzati.
“Un opificio industriale – spiega meglio Nicolò – della superficie di circa mille metri quadrati, con annessa viabilità e piazzali, all’interno del quale saranno stoccati i rifiutiper una potenzialità complessiva di 12mila tonnellate all’anno. Un’idea che non mi vede affatto favorevole. Parliamo di pneumatici, imballaggi contaminati, solventi e vernici, olii ed emulsioni. Insomma, rifiuti pericolosi di cui non possiamo non tener conto”.
Il sindaco di Villamagna si dichiara preoccupato, se la notizia dovesse essere confermata, per la salute non solo dei suoi concittadini, ma anche di quelli dell’intera Val di Foro e promette pertanto che verificherà atentamente tutta la documentazione in proposito.
“Se le cose stanno davvero come sembra – sottolinea infatti – dovremo fare tutti fronte comune. A essere in pericolo non è solo il mio comprensorio, ma l’intera vallata con i suoi vigneti, le attività commerciali e artigianali, le cantine, le strutture ricettive e, soprattutto, i suoi residenti, la cui salute va tutelata. Non ho alcuna intenzione di mettere a repentaglio la vita della mia popolazione”.
Per questo motivo, il sindaco promette battaglia e si appella ai primi cittadini della Val di Foro affinchè facciano molta attenzione e approfondiscano la questione prima che possa essere presa qualsiasi decisione che possa compromettere il futuro della zona da un punto di vista ambientale e della salute pubblica.