“Ci preme ricordare – si legge in una nota – che la sensibilità mostrata dalla cittadinanza, nei riguardi del problema in questione, è stata altissima a dimostrazione del fatto di come la “Vertenza Burgo” sia molto partecipata dalla città e che continua a rappresentare una vera e propria emergenza sociale sulla quale non permetteremo che cali il silenzio. Essere riusciti a raccogliere in poco tempo ben 672 firme di altrettanti cittadini allarmati della perdurante crisi occupazionale della Val Pescara deve sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli ad individuare soluzioni vere e concrete che offrano una rapida ricollocazione dei lavoratori attualmente in mobilità e non solo”.
Infatti, oltre a quella relativa ai dipendenti ex Burgo, continuano a rimanere aperte vertenze che coinvolgono centinaia di famiglie.