Lo ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, nel corso della cerimonia di premiazione del Premio Nazionale Agenda Rossa, edizione 2012, svoltasi presso l’auditorium “Supercinema” del capoluogo teatino.
“Se riusciremo ad andare avanti con l’eredità del loro ricordo – ha continuato Di Primio – infatti, la nostra strada potrà essere molto lunga, se noi tutti, invece, non proveremo più indignazione innanzi alle negatività e alle illegalità finiremo per percorrere la strada di chi stava dalla parte sbagliata, dalla parte in cui non c’era né un Borsellino, né un Falcone, né gli uomini della scorta. Un monito, questo, che sia chi appartiene alle Istituzioni che voi che siete il nostro futuro deve sempre tenere a mente. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Premio ho voluto introdurre un sentimento, quello della emozione, che ognuno di noi deve saper coltivare. L’emozione, la voglia di cambiare le cose, la voglia di rifiutare l’illegalità in tutte le sue forme, infatti, credo siano il modo più corretto per organizzare la propria vita. Dobbiamo continuare a provare emozione davanti al sacrificio subito da quegli uomini e quelle donne, dobbiamo saperci emozionare davanti a ciò che ci indigna. Essere qui oggi e parlare di lotta alle mafie – ha concluso Umberto Di Primio – è un’iniziativa che Borsellino e Falcone avrebbero senza dubbio voluto, così come il parlare e lo sperare, in un domani vicinissimo, che questi cancri della nostra società spariscano per sempre. Considerate le mie premesse, ragazzi, auguro a tutti voi che sentimenti quali la passione e l’emozione possano albergare perennemente nei vostri cuori, perché è grazie ad essi che possiamo andare incontro ad un futuro migliore”.