La sezione seconda giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei Conti in Roma, con sentenza depositata il 16 marzo 2017, ha annullato la sentenza di primo grado, liquidando ai ricorrenti le spese legali del procedimento, riconoscendo la legittimità degli atti amministrativi e l’inesistenza del danno erariale contestato.
Il Sindaco Nasuti ha dichiarato: “non avevamo dubbi, sapevamo che il nostro comportamento era stato corretto, e che la tesi del danno erariale era del tutto insostenibile, abbiamo atteso oltre 4 anni, ma finalmente la nostra correttezza è stata dichiarata dalla sentenza del massimo organo contabile. Voglio ringraziare i difensori, Aristide Police e Maria Sirolli, i quali, a fronte di una forte riduzione del danno contestato, la richiesta della Procura Generale presso la corte d’appello, dai 106.000,00 euro del primo grado era stata ridotta a circa 6.000,00 euro, hanno ribadito la nostra volontà di non accontentarci poiché vi era un nostro ‘interesse morale a far valere l’assenza di un illecito’”.
L’ex assessore Romagnoli, ora membro del CdA della Fondazione Sacchetta, aggiunge: “Ora il Comune di Bomba, con alla guida il denunciante Di Santo, non potrà più ritardare e dovrà onorare il debito di 106.000,00 euro nei confronti della Fondazione Sacchetta, non ci sono più scuse”.