Chieti. Un doppio tema: “Consumo e inquinamento del suolo” da una parte e, dall’altra, le conseguenze che simili dissennate scelte possono avere per la nostra salute. Sarà articolato su queste tematiche l’incontro che si terrà giovedì 9 marzo dalle 9.30 alle 12.30 presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia” di via d’Aragona, a Chieti, e al quale parteciperanno gli studenti delle classi terze della specializzazione in Chimica e del Liceo Scientifico Scienze Applicate.
L’iniziativa è stata ideata dalla scuola e per essa dalla preside Anna Maria Giusti e dal prof. Cesare Labianca, referente per gli studenti per l’area 3 “Educazione alla salute e alla legalità”, insieme al WWF Chieti Pescara e all’ISDE (International Society of Doctors for the Environment), l’associazione italiana dei medici per l’ambiente.
Si parlerà, nell’aula magna dell’Istituto, della progressiva cementificazione del suolo fertile, delle costruzioni in aree a rischio, di sfruttamento e inquinamento del territorio, di cambiamenti climatici, temi tutti di particolare attualità in Abruzzo anche alla luce delle vicende che da inizio anno stanno sconvolgendo la regione. Il tutto con una particolare attenzione alle conseguenze che certe scelte hanno o possono avere per la salute umana.
Relatori saranno Luciano Di Tizio, delegato regionale del WWF in Abruzzo, e la dottoressa Paola Serra, esponente di spicco di ISDE, l’associazione internazionale che riunisce medici particolarmente attenti alle tematiche ambientali. È naturalmente previsto un ampio spazio per il dibattito, nel corso del quale gli studenti presenti potranno approfondire la discussione e proporre eventualmente ulteriori argomenti.
“L’anno scorso – sottolinea Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti Pescara – abbiamo concordato con la scuola un incontro su salute e ambiente per sottolineare la profonda correlazione che c’è fra queste due realtà: le buone condizioni fisiche di noi esseri umani non possono prescindere dalla tutela del mondo nel quale viviamo. Quest’anno, la conferenza toccherà altri temi, ma siamo rimasti sulla stessa identica linea: come gli incauti comportamenti umani possano nuocere all’ambiente con pesanti ripercussioni sulla salute dei cittadini”.
“Informare i giovani – conclude la presidente – è un dovere che tutti noi abbiamo per far sì che una migliore coscienza ambientale ci restituisca pian piano un mondo più sano per noi stessi e per le generazioni che verranno”.