Bancarotta Villa Pini: Angelini rinviato a giudizio
Chieti. Vincenzo Angelini, ex proprietario del Gruppo sanitario ‘Villa Pini’, e’ stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. La disposizione e’ del Gup del Tribunale di Chieti, Paolo Di Geronimo. Il grande accusatore nel processo per la sanitopoli abruzzese, con le sue dichiarazioni portò in carcere a luglio del 2008 l’allora presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco. Angelini e’ stato rinviato a giudizio assieme alla moglie Anna Maria Sollecito, alla figlia Chiara e a tre componenti del collegio sindacale, Giovito Di Nicola, Guglielmo Ascione e Lorenzo Appignani. Per Angelini e la moglie le accuse sono quelle di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, per la figlia di distrazione mentre i tre sindaci devono rispondere di omesso controllo della contabilità, Di Nicola in qualità di presidente del collegio sindacale, gli altri due quali sindaci effettivi. La prima udienza del processo e’ stata fissata al 20 marzo prossimo. Nel corso dell’udienza preliminare Unicredit Banca di Roma si e’ costituita parte civile con l’avvocato Pierluigi Tenaglia. Le indagini della Procura della Repubblica di Chieti hanno accertato un crac di circa 200 milioni di euro. Angelini, la moglie e la figlia, sono difesi dall’avvocato Sabatino Ciprietti; Angelini e la figlia nel corso dell’udienza hanno reso dichiarazioni spontanee. A rappresentare l’accusa il procuratore capo della Repubblica di Chieti Pietro Mennini e il sostituto Andrea Dell’Orso, che, insieme al sostituto Giuseppe Falasca, formano il pool di magistrati che hanno condotto le indagini e firmato la richiesta di rinvio a giudizio. Angelini era stato arrestato il 27 aprile del 2010 e posto agli arresti domiciliari su ordine di custodia cautelare.