Vasto. “Una storia incredibile, infinita e indegna. Adesso un difetto di notifica blocca il ricorso del piccolo Virgil Gabriel. L’udienza, calendarizzata nella giornata di ieri, presso il tribunale di Vasto non ha visto la partecipazione della ASL di Chieti che, pur informata della convocazione, ha invocato un difetto di notifica. Il Giudice prendendo atto dell’assenza della struttura sanitaria ha rinviato al 23 maggio la prossima udienza. Per l’ennesima volta la burocrazia blocca un diritto sancito dalla convenzione ONU, dalla legge 134/2015 e dai nuovi LEA viene congelato da un cavillo amministrativo”.
Questa la denuncia sollevata ancora una volta dal Presidente della Commissione Vigilanza sulla precaria e critica vicenda del piccolo Virgin Gabriel affetto dal disturbo dello spettro autistico.
“Ricordo che – spiega Febbo- l’associazione Autismo Abruzzo, visto il lungo tempo trascorso senza soluzione, ha incaricato il proprio legale per predisporre il ricorso al Giudice tutelare competente per imporre alla ASL la presa in carico. Ma purtroppo anche questa volta un cavillo burocratico prevale su un diritto lasciando il piccolo paziente senza cure necessarie e indispensabili. Ricordo come – commenta Febbo – in questi mesi ci sono state sia le rassicurazioni assunte personalmente dal dottor Orsatti, Direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, durante i lavori di audizione della Commissione di Vigilanza e sia l’impegno preso da tutto il Consiglio regionale con le rassicurazione dell’assessore regionale Paolucci. Ma la realtà è diversa poiché, ad oggi, il piccolo Virgin Gabriel inspiegabilmente ancora non viene preso in carico presso la struttura riabilitativa indicata”.
“Adesso il caso assume contorni incomprensibili e ingiustificabili visto il lungo lasso di tempo già trascorso. Intanto rimanendo sul tema autismo – continua Febbo – la Regione Abruzzo non può permettersi di risolvere definitivamente la problematica inerente la Fondazione Cireneo. Infatti, due settimane fa, durante l’incontro organizzato dalle famiglie e dalla stessa Fondazione presso l’Assessorato regionale alla Sanità i vertici dell’azienda sanitaria e gli uffici della segreteria dell’assessore Paolucci avevano garantito di trovare immediatamente i 512.437 euro per le annualità 2016/2017 al fine di garantire la prosecuzione della riabilitazione dei ragazzi in cura. Oggi invece constatiamo che alla struttura Cireneo di Vasto è stata inviata una Delibera, o meglio una delibazione (carta straccia!), senza copertura e senza una soluzione poiché rinvia ad altre decisioni aziendali e regionali. Pertanto registriamo nei confronti delle famiglie e della struttura Il Cireneo un atteggiamento di pressapochismo e di abbandono da parte sia dell’assessore Paolucci sia del Presidente D’Alfonso poiché, in sede di sottoscrizione dell’accordo negoziale provvisorio, presero l’impegno a nome della Regione di integrare il budget per le prestazioni riabilitative erogate dalla struttura per il 2016 e per il 2017”.
“Oggi, invece, – conclude Febbo – dobbiamo ancora una volta prendere atto che questo governo regionale continua a rinviare le problematiche, dispensando atti senza copertura finanziaria, senza dare risposte concrete”.
PAOLUCCI REPLICA A FEBBO: ‘QUANDO PARLIAMO DI AUTISMO NON POSSIAMO DIRE BUGIE’
“Quando si parla di un tema delicato come l’autismo bisogna documentarsi e, soprattutto, non dire bugie. Al consigliere Febbo spieghiamo subito la realtà delle cose: l’Abruzzo è tra le prime 5 regioni che programmano un intervento organico in un’area assistenziale così importante”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla sanità, Silvio Paolucci, precisando che “con il Regolamento regionale e con le nuove linee guida, in corso di approvazione, si vuole dare completa attuazione alla legge nazionale n. 134 del 2015, definendo nel dettaglio requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici nonché il fabbisogno in termini di servizi e di prestazioni, della rete sanitaria e socio-sanitaria. Il Regolamento rappresenta un primo passo in avanti e vuole essere un punto di equilibrio attuale, in attesa della certezza di risorse che lo Stato assegnerà alle regioni, e che potrà sicuramente essere migliorato nel tempo. La Rete regionale di assistenza dedicata per le persone autistiche di qualsiasi età prevede per ogni ASL equipe territoriali specifiche a gestione pubblica, composte da professionisti e specialisti con competenze e formazioni specifiche. Ed è proprio questa gestione multidisciplinare che consentirà non solo una diagnosi precoce ma anche un supporto educativo e psicologico alla coppia genitoriale, il supporto all’integrazione scolastica e l’elaborazione di un progetto assistenziale socio-riabilitativo individualizzato anche per l’età adulta”.
L’assessore aggiunge anche che “è stato programmato un aumento del fabbisogno dei posti letto dei centri diurni che passano dai 160 del 2012 (giunta Chiodi, di cui Febbo era membro) a 220 per l’età evolutiva, con un ulteriore incremento di 44 posti per l’età adulta. Vengono inoltre previsti per una presa in carico globale posti letto in assistenza residenziale per l’età adulta nel rapporto di 1 ogni 30mila abitanti. Viene infine valorizzato il Centro regionale di riferimento per l’autismo – con sede nel Presidio Ospedaliero di L’Aquila – che avrà il compito di costituire un Osservatorio regionale per l’autismo e di collaborare con le strutture territoriali periferiche e di promozione della ricerca. Per chiudere, va sottolineato che venerdì scorso abbiamo inaugurato il centro per l’autismo a Pratola Peligna, a settembre ne avevamo aperto un altro a Teramo ed entrambi vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti a Vasto, Lanciano e L’Aquila”.
“Il risultato è che mai nessuna Giunta regionale ha fatto quanto quella attuale in tema di autismo, men che meno quella di cui Febbo faceva parte, totalmente inerte per 66 lunghissimi mesi”, conclude. Paolucci.