Lanciano. Un uomo di 78 anni e’ stato arrestato dai carabinieri di Lanciano per tentato omicidio dopo aver colpito la moglie, 72 anni, con circa trenta colpi di forbice. Il fatto e’ accaduto ieri pomeriggio intorno alle 18 in un appartamento di viale Cappuccini, una delle principali arterie stradali del centro frentano. Antonio Bomba, 78 anni, stando a quanto riferiscono gli inquirenti, ha colpito la moglie, Olga Catenaro., senza un apparente motivo: l’uomo sembra soffrisse da tempo di disturbi psichici per i quali assumeva dei farmaci che ieri non avrebbe preso. Pare che tutta la vicenda sia nata poco prima che la coppia uscisse per fare la passeggiata pomeridiana. La moglie, che si era affacciata sul balcone, è stata chiamata dal marito, che voleva dargli un bacio, ma la consorte gli avrebbe risposto che il gesto di affetto lo avrebbe potuto manifestare anche sul balcone. A quel punto, nella testa del 78enne deve essere scattato qualcosa, visto che nel frangente nel quale la moglie è tornata dentro, è stata aggredita e poi colpita ripetutamente con delle forbici, alla testa, al torace e su altre parti del corpo. La donna ha cercato di difendersi, di scappare, di gridare aiuto. La vicina del piano di sopra l’ha sentita ed è scesa, lei ha fatto appena in tempo ad aprire la porta, giusto uno spiraglio su quell’orrore tremendo prima che il marito, con violenza, la richiudesse e continuasse nella sua furia omicida. La vicina, quindi, si è recata di corsa a chiamare la figlia, che abita al piano di sopra, e solo grazie al suo intervento sono riusciti ad entrare in casa. La scena che si è aperta davanti agli occhi, prima la figlia, e poi, subito dopo, dei carabinieri intervenuti sul posto, è stata agghiacciante: sangue ovunque, chiazze grandi come pozzanghere, striature lungo i muri, occhiali rotti e galleggianti nel liquido ematico, una lampada da comodino in frantumi, raccontavano gli attimi drammatici che l’anziana deve aver vissuto nel tentativo estremo di difendersi. In un angolo le forbici, due paia, di quelle da taglio e cucito da 20 cm l’una, entrambe insanguinate, e poco più in là una pezzetta sporca, forse nel tentativo, folle anch’esso, di ripulirle dalle tracce ematiche. La donna è stata immediatamente affidata alle cure del locale nosocomio, i cui medici, fortunatamente, hanno potuto tranquillizzare i parenti in merito alle sue condizioni, che, nonostante il quadro lesivo esteso, non destavano preoccupazione. Al momento, non è stata ancora sciolta la prognosi.
L’uomo è stato tratto in arresto per tentato omicidio, in quanto proprio il quadro lesivo insistente sul corpo martoriato di Olga non ha lasciato alcun dubbio sulle sue intenzioni.
Il movente: nessuno. Cioè, come si dice in questi casi, un raptus. Un raptus forse determinato dal fatto che lui non aveva mai voluto assumere i farmaci che gli erano stati assegnati per episodi psichiatrici del passato.