Il passivo delle 8 aziende fallite complessivamente accertato dai vari Curatori Fallimentari, nominati dal Giudice delegato, è pari a circa € 6.405.316,00. I responsabili, denunciati all’autorità giudiziaria, in caso di condanna incorreranno nella pena prevista per tale reato: la reclusione da tre a dieci anni e l’inabilitazione decennale all’esercizio di un’impresa commerciale nonché all’esercizio di uffici direttivi presso qualsiasi impresa. L’azione di contrasto ai falsi fallimenti condotta dalle fiamme gialle è mirata a scardinare il comodo ricorso al fallimento da parte di spregiudicati imprenditori a danno dei creditori e degli imprenditori che proseguono la loro attività nel rispetto delle norme. Le merci e i beni strumentali vengono poi immessi nel circuito del commercio illegale (sottratto agli obblighi di fatturazione ed all’imposizione), a prezzi sicuramente concorrenziali in quanto notevolmente al di sotto di quelli di mercato, di talché sono alterate anche le regole del mercato naturale della concorrenza ponendo in difficoltà oltre che i loro fornitori/creditori, anche le altre aziende che operano nel medesimo settore merceologico.