Chieti. Questa mattina, al Comando Provinciale della Comapgnia dei Carabinieri di Chieti, è stato presentato il Calendario Storico 2017 dell’Arma dei Carabinieri.
Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia Di Paolo, sono state presentate insieme ai temi della nuova edizione dell’Agenda.
Il Calendario, divenuto ormai un oggetto di culto, ha raggiunto una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 10.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo), indice sia dell’affetto di cui gode la Benemerita, sia del valore dei suoi contenuti, che ne fanno un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.
Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d’Italia.
La pubblicazione ha una rilevanza particolare per la famiglia dell’Arma, costituendo motivo di coesione attorno ad un oggetto semplice eppure significativo, poiché ispirato ai valori nei quali si riconosce ogni Carabiniere, da un capo all’altro dell’Italia.
Il tema del Calendario 2017 è incentrato sui “Simboli dell’Arma”, che sono la rappresentazione visiva dell’essenza dell’Istituzione. Essi si susseguono nelle tavole mostrando i diversi stili con cui l’arte grafica si è evoluta nel tempo, a partire dall’anno di fondazione dei Carabinieri, il 1814.
L’Agenda 2017, in un formato moderno e funzionale e con l’inserto dedicato alla “Musica dell’Arma”, presenta un dettagliato excursus storico sui complessi musicali dell’Arma, dalla mitica Banda alle varie Fanfare.
“È un Calendario basato sui simboli – ha spiegato il comandante provinciale della Compagnia di Chieti, Luciano Calabrò – che descrive le tradizioni degli italiani, gli stili che hanno illuminato il nostro patrimonio artistico dal 1814 fino ad oggi in questi 200 anni di storia. Ha una tradizione salda nell’Arma dei Carabinieri, che pur essendo volta all’innovazione e al continuo cambiamento, ha le fondamenta nelle sue tradizioni. Proprio per questo vengono presi a riferimento alcuni simboli come la carabina o la bandoliera e molti altri come il mantello o la lucerna e non dimentichiamo gli alamari che sono tradizionali e che sono anche i simboli che contraddistinguono i corpi delle Forze Armate particolarmente attivi e portatori di valori. Alla fina della nostra carrellata si arriva all’ultima tavola del Calendario che elenca tutti i valori che sono alla base della nostra Arma dei Carabinieri come la fede, la fedeltà, l’onore e quant’altro ci riguarda. Ci sono state molte richieste da parte dei collezionisti , io stesso sono un grande collezionista del Calendario, in tantissimi lo apprezzano e credo che ormai da tantissimi anni ci sono collezionisti in questo senso”.
Francesco Rapino