Fossacesia. Dopo una serie di incontri e riunioni, finalmente nei giorni scorsi, presso la sala consigliare del Comune di Fossacesia, è stato approvato il progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche presso l’Abbazia di San Giovanni in Venere.
Presenti all’incontro il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, il Vice Prefetto, Luciano Conti, il Responsabile di Servizio della Provincia di Chieti, Francesco Faraone, i Funzionari della Soprintendenza dei Beni Storici, Artistici ed etnoantropologici, il Priore della Comunità di Padri Passionisti dell’Abbazia, Padre Pierluigi.
“Finalmente – dichiara Enrico Di Giuseppantonio, Sindaco di Fossacesia – è stato approvato il progetto che ci consentirà di rendere l’abbazia di San Giovanni in Venere realmente accessibile a tutti. Ci sono voluti anni prima di poter approvare un progetto che non impattasse sul bene architettonico ed ora finalmente ne siamo venuti a capo”. Il progetto approvato consentirà, infatti, alle persone disabili di poter accedere direttamente dal portale della Luna all’interno dell’Abbazia di San Giovanni in Venere, cosa che fin’ora non era possibile poiché entrambi gli ingressi presentano importanti scalinate. Le difficoltà riscontrate che hanno ritardato l’approvazione del progetto erano dipese fondamentalmente dal non riuscire a combinare la salvaguardia del bene monumentale con il rispetto del diritto per le persone disabili di poter accedere ad un monumento di straordinaria bellezza come San Giovanni in Venere. Per finanziare l’ opera sono già disponibili 50.000 euro. “Era imbarazzante che alla persona disabile non fosse consentito poter visitare l’abbazia o partecipare alle funzioni religiose che vi si tengono all’interno – conclude Di Giuseppantonio – con il progetto approvato a breve questo sarà possibile, poiché sarà creato un sistema non visibile e quindi non impattante che, nel rispetto delle pendenze previste dalla norma, accompagnerà il disabile direttamente vicino all’ingresso principale dell’Abbazia di San Giovanni in Venere.”