Lanciano%2C+operaio+morto+sul+luogo+di+lavoro%3A+assunto+solo+dopo+il+decesso
abruzzocityrumorsit
/cronaca/30034-lanciano-operaio-morto-sul-luogo-di-lavoro-assunto-solo-dopo-il-decesso.html/amp/

Lanciano, operaio morto sul luogo di lavoro: assunto solo dopo il decesso

Lanciano. Il mattino muore, sul luogo all’interno di un cantiere per un infarto, nel pomeriggio il datore di lavoro lo assume. Lo hanno accertato le indagini della polizia di Lanciano in merito alla morte di Haralambe Ciuboteriu, operaio edile di 44 anni, deceduto lunedì mattina per infarto mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un fondaco del centro storico di Lanciano. “E’ emerso che il lavoratore deceduto non era stato assunto regolarmente dal datore di lavoro, il quale, ritenendo di non essere scoperto, ha provveduto ad assumere il lavoratore lo stesso giorno della morte”, scrive in una nota il Commissariato di Lanciano, le cui indagini sull’accaduto sono coordinate dal vicequestore Katia Basilico. La polizia, che annuncia sanzioni per il datore di lavoro, ha accertato che le pratiche per l’assunzione di Ciuboteriu erano state effettuate nelle ore successive al decesso dell’operaio edile di cittadinanza romena, avvenuto lunedì mattina intorno alle 11. L’autopsia disposta dal pm del tribunale di Lanciano, Rosaria Vecchi, e effettuata dall’anatomopatologo Ivan Melasecca ha accertato che Ciuboteriu èmorto per infarto, non specificando meglio le cause dell’arresto cardiocircolatorio.
Il medico legale ha 60 giorni per depositare i risultati dell’autopsia in Procura, dove e’ stato aperto un fascicolo d’inchiesta. La Polizia, in collaborazione con il personale del servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, nel sopralluogo effettuato nel cantiere dove Ciuboteriu stava lavorando, ha anche rilevato che “l’impianto elettrico non rispondeva alla normativa in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, con un evidente rischio elettrico”. E’ stato inoltre evidenziato che all’interno del fondaco stavano lavorando due cittadini romeni dipendenti di due diverse ditte: i relativi datori di lavoro sono stati denunciati per “non aver preso tutte le misure necessarie- tecniche, organizzative e procedurali- affinché i lavoratori siano salvaguardati dai rischi di natura elettrica”.