Chieti. L’adesione allo sciopero indetto dalla Fiom in Sevel ha fatto registrare una massiccia adesione, numeri che per un’astensione dal lavoro generale di stabilimento non si riscontravano da tanto tempo.
“La Sevel – si legge in una nota di Davide Labbrozzi, segretario generale della Fiom – ha tentato di correre ai ripari con le solite operazioni di reclutamento di personale dagli altri turni. Tante persone sono state fatte rimanere dal turno di notte e lavoratori del turno pomeridiano hanno anticipato l’attività lavorativa alle ore 11:00. Nonostante ciò, le linee sono andate a rilento e tanti furgoni sono usciti incompleti. Il nostro monitoraggio fa venir fuori un dato inconfutabile: il 50% dei lavoratori ha scelto di non recarsi in fabbrica. Immaginiamo che da lunedì diversi soggetti offriranno alla discussione numeri diversi, ma la Fiom, con onestà intellettuale, valorizzerà questo dato oggettivo per proseguire il cammino sindacale intrapreso. Ancora una volta rappresentiamo la possibilità di ridare dignità alle lavoratrici ed ai lavoratori della Sevel, le questioni che abbiamo denunciato sono e saranno al centro della nostra lotta sindacale.
“Le altre Organizzazioni – conclude la nota – con gli accordi sottoscritti, non possono più difendere gli interessi generali di chi lavora, spetta alla Fiom farlo. Le persone vanno rispettate in quanto uomini e donne che lavorano per la loro dignità e per quella delle loro famiglie, la fabbrica non può essere il posto dove ci si annulla per il bene del profitto. Con questi propositi andremo avanti spediti. Attendiamo sereni l’esito degli scioperi che verranno”.
L’Azienda sottolinea che ”Allo sciopero stamattina ha aderito solo l’8,9% degli operai impegnati nel turno. In particolare 138 persone sulle 1550 previste. Se si considerano anche gli impiegati, una cinquantina, la percentuale di adesione scende all’8,6%. Lo sciopero non ha influito sulla produzione perché come da programma sono stati prodotti 375 furgoni. Il turno di sabato straordinario rientra nell’ambito di quelli previsti dal contratto collettivo specifico di FCA ed fa riferimento a picchi di richieste da parte del mercato dei veicoli commerciali. Se avete bisogno di ulteriori chiarimenti sotto vedete i miei recapiti”.