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Per la quinta volta (solamente nel 2008 “Luntane cchiù luntane” non è stato presente a Rimini) la buona tavola abruzzese, e con essa l’immagine di una regione che vuole farsi sempre più largo a livello nazionale, sceglie per promuoversi una manifestazione di livello internazionale, giunta quest’anno alla sua trentunesima edizione che avrà per tema “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Una scelta che, negli anni, è stata vincente: solo nel 2009, in una settimana sono stati venduti ben 70 mila arrosticini e 8.200 mila primi piatti tra pasta alla pecorara e pasta e fagioli. Nel complesso, sono stati ben 12 mila i coperti serviti con un incremento rispetto all’edizione precedente del 17 per cento. Non a caso, allora, la Regione Abruzzo sposeranno ancora una volta questa iniziativa che, sin dalle origini, non ha significato solamente straordinaria promozione del territorio ma anche e soprattutto occasione per sostenere una grande opera educativa di Pescara: l’Istituto Domus Mariae, scuola d’ispirazione cattolica gestita dalla Fondazione Santa Caterina. Il ricavato della settimana, infatti, andrà a sostenere le attività didattiche dell’istituto di via Manzoni, grazie al lavoro volontario di un piccolo esercito di circa 180 persone tra genitori e amici della scuola che decideranno di spendere qualche giorno delle loro ferie per un’opera grande.
Ma cosa mangeranno le persone che sceglieranno “Luntane cchiù luntane” per ristorarsi tra una mostra e un incontro? Ancora una volta, il piatto forte saranno gli squisiti arrosticini, divenuti famosissimi a Rimini, accompagnati da salumi – salsiccia secca della Maiella, salame Aquila e salsiccia di fegato –, formaggi come il pecorino del Gran Sasso e latticini come le ciliegine della Maiella, sagne e fagioli, caserecci al sugo di castrato, pane olio e pomodoro, il tutto annaffiato da Montepulciano, Cerasuolo e Trebbiano delle migliori cantine regionali. E, per concludere, liquori regionali come Ratafià e Genziana.
Come nel 2009, poi, sarà predisposta un’area vip per ristorare i protagonisti del Meeting: tra quelli che scelsero la cucina abruzzese nel 2009 si segnalano l’allora ministro per le politiche agricole Luca Zaia, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, gli eurodeputati Mauro Mario e Barbara Matera, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il cardinal Stanislaw Rylko, il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, e il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, il senatore Fabrizio Di Stefano, l’assessore regionale Alfredo Castiglione. E tanti altri ancora.
“Quando nel 2005 abbiamo iniziato questa avventura – ha raccontato Paolo Datore, presidente della Fondazione Santa Caterina che gestisce l’Istituto Domus Mariae – non avremmo pensato di arrivare dove siamo arrivati: grazie alla dedizione e all’amore di genitori e amici della scuola, oggi l’Abruzzo è più conosciuto fuori regione, e il nostro istituto può avanzare nel progetto di diventare un polo di eccellenza nell’offerta educativa di Pescara. Il nostro grazie, allora, è a quanti credono ancora in questa esperienza. E il nostro invito, come sempre, è a venire al Meeting sia per visitare una manifestazione straordinariamente ricca, sia per gustare anche fuori regione i sapori migliori della nostra terra”.