I giudici aquilani hanno riconosciuto Pasquini colpevole di omicidio preterintenzionale, accogliendo la tesi dei legali di parte civile, Giovanni e Antonello Cerella del foro di Vasto, che chiedevano d’inasprire la pena. In primo grado, in Corte d’Assise a Lanciano, Pasquini era stato condannato a 6 anni di reclusione perché riconosciuto colpevole del solo reato di rissa aggravata. Presenza morì per le gravi lesioni interne e i carabinieri della compagnia di Ortona (Chieti) e del comando provinciale di Chieti, individuarono subito alcuni dei principali responsabili del drammatico episodio: oltre a Pasquini vennero individuati altri due giovani, F.P e V.L., all’epoca ancora minorenni, a cui il Tribunale dei Minori de L’Aquila accordò un periodo di messa alla prova.