E’ questa la decisione della Procura di Teramo che indaga sulla morte dell’uomo avvenuta nei giorni scorsi.
Un atto dovuto, in vista dell’autopsia sul corpo dell’uomo, fissata per venerdì e che sarà eseguita da un anatomopatologo dell’università di Foggia.
La famiglia di Di Flaviano, assistita dall’avvocato Federica Di Nicola, ha già nominato un proprio consulente di parte ed è probabile che lo facciano anche gli indagati. Il 65enne, ricoverato il 29 settembre in ortopedia per una frattura al femore, era stato operato il 5 ottobre ed il 6, secondo quanto denunciato nell’esposto, sarebbe sopraggiunta la febbre.
Da quel momento le sue condizioni sarebbero costantemente peggiorate, con l’uomo trasferito in infettivologia e successivamente entrato in coma irreversibile, il 28 ottobre, con la morte arrivata alcuni giorni dopo. Subito dopo l’apertura
dell’inchiesta il pm Davide Rosati ha disposto il sequestro della cartella clinica e accertamenti nella struttura a partire dalle sale operatorie.