Teramo. Dieci iscrizioni nel registro degli indagati per la morte di Mario Di Flaviano. Il commerciante di 65 anni di Castelnuovo al Vomano morto in ospedale, dopo un mese dal ricovero, per una presunta setticemia.
E’ questa la decisione della Procura di Teramo che indaga sulla morte dell’uomo avvenuta nei giorni scorsi.
Un atto dovuto, in vista dell’autopsia sul corpo dell’uomo, fissata per venerdì e che sarà eseguita da un anatomopatologo dell’università di Foggia.
La famiglia di Di Flaviano, assistita dall’avvocato Federica Di Nicola, ha già nominato un proprio consulente di parte ed è probabile che lo facciano anche gli indagati. Il 65enne, ricoverato il 29 settembre in ortopedia per una frattura al femore, era stato operato il 5 ottobre ed il 6, secondo quanto denunciato nell’esposto, sarebbe sopraggiunta la febbre.
Da quel momento le sue condizioni sarebbero costantemente peggiorate, con l’uomo trasferito in infettivologia e successivamente entrato in coma irreversibile, il 28 ottobre, con la morte arrivata alcuni giorni dopo. Subito dopo l’apertura
dell’inchiesta il pm Davide Rosati ha disposto il sequestro della cartella clinica e accertamenti nella struttura a partire dalle sale operatorie.