Gli agenti della squadra mobile di Teramo, infatti, hanno notificato ad un giovane partenopeo, S.M. di 24 anni, un ordine di custodia cautelare ai domiciliari per truffa aggravata. Provvedimento firmato dal gip del tribunale di Teramo.
Gli investigatori, infatti, hanno rintracciato a Napoli il complice del truffatore che aveva adescato un settantenne in viale Cavour, nel mese di aprile, facendo ricorso al consueto escamotage di fingersi amico del figlio al quale avrebbe dovuto consegnare un computer da 2000 mila euro.
A seguito di accurate indagini, gli agenti, hanno identificato e arrestato M.S., il quale nel raggiro svolgeva il compito di seguire l’anziano all’interno dell’Istituto di credito, monitorandone i movimenti e le operazioni di prelievo del contante e avvisando telefonicamente il complice del buon fine dell’operazione bancaria.
Le indagini hanno accertato inoltre che lo stesso si era reso responsabile di analoghi reati perpetrati anche in altre province italiane, utilizzando mezzi intestati a società fittizie e/o prestanome al fine di rendere difficile la sua identificazione, avvalendosi anche del fatto che lo stesso risultava incensurato e quindi sconosciuto alle Forze di Polizia.
Solo grazie ad un lavoro certosino gli investigatori della Squadra Mobile, riuscivano a ricostruire i collegamenti tra mezzi e persone coinvolte nella truffa e quindi ad arrivare alla sua identificazione