In mattinata, a Bussi, decine di barchette di carta con frasi inneggianti all’accoglienza e alla fratellanza dei popoli sono state piazzate nel parco della Quercia, dove era atteso il vice premier.
La singolare iniziativa portata avanti da un gruppo di donne del Partito Democratico locale ha come obiettivo quello di prendere le distanze dalla politica portata avanti dal ministro degli Interni. “Barche di carta, fragili. Con messaggi di accoglienza, colori e disegni che richiamano il dramma di chi va alla ricerca di un futuro, ma si ritrova in balia delle onde. E, spesso, non sopravvive” afferma la portavoce del Pd locale Cristiana Di Tommaso.
“L’iniziativa delle donne del Partito Democratico di Bussi sul Tirino, supportata anche da altre donne forti e da concittadini – spiega la Di Tommaso – è stata pensata per dire che noi non vogliamo essere annoverati tra i 60 milioni di italiani che il Ministro Salvini dice di avere dalla sua parte. Non ci stiamo. ‘Essere umano’: questo chiediamo al Ministro. Non accettiamo che il fenomeno migratorio diventi strumento per seminare odio e mettere gli uomini l’uno contro l’altro. Non si può trovare soddisfazione nel lasciare in mare, per giorni, centinaia di uomini, donne e bambini. ‘Ero straniero e mi avete accolto'”.
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Il numero 49 esposto a grandi caratteri sul colle “La Parata” di Bussi sul Tirino ha poi accolto Salvini al suo arrivo in paese. L’iniziativa è sempre del Partito Democratico locale che ha voluto ricordare al leader della Lega l’inchiesta sull’utilizzo dei fondi del partito. Nessun commento da parte del ministro che verso le 12,30 è andato via.
Il Colle della Parata è tristemente famoso per essere luogo di un eccidio contro i partigiani: il 14 dicembre 1943 10 resistenti furono lì fucilati dai tedeschi dopo una delazione dei fascisti
La tensione non è scesa nemmeno quanto Salvini è “salito sul palco” per il suo intervento: “Mi hanno detto che Bussi è uno dei paesi più rossi d’Abruzzo”, ha detto, “Ma se il sindaco vede questa sala gli viene… Non so se la farmacia è aperta perché gli serve del Maalox, un tranquillante, una tisana alle erbe, una Nutella. Anzi siamo vicini a San Valentino portategli da parte mia un Bacio Perugina almeno si addolcisce”.
“Mi sarei aspettato dal segretario della Lega un ringraziamento per quanto fatto dai lavoratori del Comune per fargli trovare una sala agibile e pulita. Comunque non ho nessun problema a prendere il Maalox e tantomeno le tisane. La mia paura che continuando così ci faranno prendere anche l’olio di ricino”. ha replicato il sindaco Salvatore La Gatta