Uno dei rioni più storici e più caratteristici di Chieti, quello di “Porta Pescara” è nel degrado più assoluto con gli abitanti della zona, in prevalenza anziani, costretti a vivere fra erbacce, ratti e rifiuti.
A lanciare l’allarme è Danilo Mammarella, che segnala che in zona “Porta Pescara” ci sono strutture e materiali da cantiere abbandonati che rendono difficoltoso il parcheggio, calcinacci venuti già dalla storica porta della città, e marmi divelti dalle guardiole delle sentinelle, scritte sui muri, secchi della spazzatura che uniti alle barriere architettoniche ostacolano sensibilmente finanche l’accesso alle abitazioni e infine uno storico orologio fermo da tempo immemore, che avevamo segnalato anche l’anno scorso ma che non è stato ancora rimesso in funzione, simbolo del tempo che si è fermato in quel giorno di venti anni fa, era il 1994, quando a causa di una fuga di gas ci sono stati dei crolli.
A tal proposito, Danilo Mammarella, portavoce dei residenti si chiede: E’ possibile che sono passati venti anni e si deve vivere ancora in queste condizioni così degradanti? Perché nessuno interviene nella zona perlomeno a rimuovere le strutture da cantiere ed a bonificare la zona dai rifiuti, dai ratti e dalle erbacce? Considerando che qui vivono sopratutto persone anziane, cosa succederebbe se per esempio una ambulanza non riuscisse a passare a causa del percorso ad ostacoli? Quando i nostri amministratori si decidono finalmente ad intervenire?
TRATTO DA WWW.CENSORINOTEATINO.BLOGSPOT.IT