Gli UFO teramani

ipogeo_esternaTeramo. Nel cuore di Teramo c’è un’astronave, sputata dallo spazio e conficcata dentro il centro cittadino come un singolare monolito.

I cittadini gli passano accanto, la squadrano un po’ in cagnesco, guardano con apprensione la vegetazione aliena che la ricopre, coltivando la speranza di vederla una notte scomparire in una scia luminosa alla volta di Alpha Centauri.

Ma nulla di questo accade ed anzi l’ufo Ipogeo resta incagliato dentro Piazza Garibaldi come la Costa Concordia mentre i contorni si fanno bruni e la struttura assume connotazioni sempre più minacciose per l’estetica della nostra Teramo.

Ma, “sorpresa!”, negli ultimi giorni qualcosa si muove: mezzi pesanti ed operai partoriti come d’incanto dalla mente del Sindaco Brucchi, si affollano attorno all’ammennicolo con una missione impossibile: rendere bello il coso alieno.

E noi, che siamo un po’ genovesi di adozione, dopo una risata ironica ci facciamo due conti: quanti altri soldi pubblici verranno spesi per questo tentativo quasi surreale? Quante altre risorse saranno sottratte alla collettività per un’opera di cui nessuno ha mai sentito la necessità e che nel tempo si è trasformata in un monumento, un tantino esagerato in verità, alla memoria di un noto senatore teramano?

E veniamo alle note dolenti, anzi dolentissime: apprendiamo che, proprio in questi giorni, l’Assessore Romanelli si è rivolto ai genitori degli alunni di asili e scuole perché si occupino personalmente dei lavori di manutenzione delle strutture scolastiche, dipingendo le pareti e (udite udite) cucendo tende ignifughe. La motivazione suona come il refrain di un vecchio disco stonato: mancanza di fondi. Quelli disponibili basterebbero solo a pagare vernice e tessuto. I malcapitati, neanche a dirlo, pur di assicurare un ambiente più consono ai propri figli, hanno accettato di sostituirsi alla povera Amministrazione comunale, sottraendo per l’intervento ore importanti al proprio lavoro e alla propria famiglia.

La domanda sorge spontanea, anche banale: i soldi investiti per un improbabile make-up dell’Ipogeo, non potevano essere spesi più utilmente nella manutenzione delle scuole?

Il Sindaco Brucchi, in mancanza di fondi ed invece di disturbare i genitori, non avrebbe potuto più utilmente rivolgersi ai pochi fan dell’Ipogeo, dotandoli di zappa e pala ed invitandoli a migliorare, con il loro estro, quell’immane capolavoro?

E giacchè ci siamo, ci permettiamo di dare un suggerimento anche all’ineffabile deputato Paolo Tancredi, che solo qualche giorno fa, nel corso di una intervista impossibile, ironizzava sui bambini del video “no ombrina mare” esprimendo l’auspicio di incontrarli per aiutarli a comprendere il Verbo. Se mai quell’incontro ci sarà, invitiamo il munifico parlamentare ad elargire a piene mani, insieme alle sue argomentazioni sempre illuminanti, anche qualche rotolo di carta igienica da destinare al miglioramento dell’igiene delle scuole teramane.

 

Teramo 5 stelle 

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