“Chiudo e me ne vado a fare in c…”. No, non è una battuta da bar, ma il manifesto al quale un commerciante di Montesilvano ha affidato tutta la sua rabbia. Oppresso dalla crisi, vessato da Equitalia, attaccato dalle tasse, mortificato dai mille balzelli di una macchina burocratica che sembra sempre di più “schiacciatrice” dell’economia locale, il proprietario dello Store 99 ha deciso di chiudere. Ma non si è limitato al classico “svendo tutto” o “liquidazione totale per cessazione di attività”, preferendo un “Chiudo e me ne vado a fare in c…”, trasformato anche in insegna del locale stesso. Va bene, magari fa sorridere, ma la dice lunga anche sul livello di esasperazione raggiunto da una fascia sempre più vasta della nostra popolazione.
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