Roseto. Altra giornata di passione sul fronte rifiuti nei comuni di Roseto, Giulianova e Bellante. Mentre le strade dei tre comuni si stanno rimpiendo di immondizia, questa mattina i lavoratori di Sogesa hanno portato la loro protesta dentro il comune di Giulianova, occupando la sala consiliare. I circa cinquanta operai sono poi stati ricevuti dall’assessore all’Ambiente Gabriele Filipponi. Mentre questo pomeriggio il prefetto di Teramo incontrerà i vertici di Cirsu e Sogesa, la ripresa della raccolta dei rifiuti rimane ancora pesantemente in forse.
Filipponi, nella sala consiliare del comune, ha affermato che il comune è pronto a versare le proprie quote dovute a Cirsu, e che a cascata dovrebbero poi andare a pagare gli stipendi degli operai. Stipendi che però, causa tempi tecnici, non arriverebbero che alla fine del mese. Proposta al momento bocciata dai lavoratori. “Vogliamo prima essere pagati, siamo stufi delle promesse”, è stato il commento di molti di loro. “Di chi ci dovremmo fidare, di chi non ha neanche rispettato gli accordi presi a novembre dal prefetto?”, ha chiesto Domenico Daniele, del sindacato aziendale. “Il pubblico non ha controllato a dovere, noi però abbiamo sempre lavorato e alla fine non siamo stati pagati”, ha detto un operaio. “Vi siete mai chiesti perché da un anno sono chiusi gli impianti – ha chiesto un altro lavoratore – se i rifiuti li avessimo trattati noi ci sarebbe stato un risparmio di cinquemila euro al giorno”. Cirsu, intanto, ha dato la disponibilità a Giulianova di dirottare le somme dovute per marzo e aprile direttamente su Sogesa perché vengano pagati gli stipendi.
Nel corso della mattina ci sono stati alcuni momenti di tensione quando i lavoratori di Sogesa si sono trasferiti presso il mercato, per impedire che fossero gli operai del comune a ripulire la piazza. Presenti carabinieri e polizia, alla fine si è deciso di evitare di far arrivare gli operai del comune per evitare che gli animi si esasperassero. Piazza Della Chiesa è piena di rifiuti: cassette, verdura e frutta andata male che con il caldo sprigiona un odore nausabondo. Cartello ironico all’inzio del Corso Nazario Sauro di Giulianova Lido, su un palo contornato da sacchi dell’immondizia un foglio bianco con la scritta: “Napoli 2”.
Oggi pomeriggio gli operai si riuniranno in assemblea per decidere se accettare l’accordo proposto da Giulianova. “Capisco i problemi degli operai ma chiedo loro comprensione”, ha fatto sapere il primo cittadino giuliese Francesco Mastromauro.
Ma a quanto ammontano i debiti dei sei comuni verso il Cirsu? Queste le cifre ufficiali circolate nell’assemblea dei soci che sinè svolta martedì:
Giulianova 2.742.063,97€
Roseto 2.063.613,67€
Mosciano 559.415,79€
Bellante 400.977,35€
Morro D’Oro 237.188,34€
Notaresco 586.251,14€ (da sottrarre 480 mila euro per compensazioni da ristoro ambientale ancora non riscosse)
Il commento di Sinistra Ecologia e Libertà – Federazione di Teramo. “Nell’esprimere solidarietà ai dipendenti di Sogesa, riteniamo inaccettabile che i lavoratori non riescano a prendere le proprie retribuzioni, dopo aver lavorato e garantito un servizio importante per le città. Occorre dire basta a questo modo di agire da parte degli enti preposti e che potremmo meglio definire come la politica dello “struzzo”, che fa finta di non vedere quello che sta accadendo nella diatriba tra Cirsu e Sogesa! I Comuni hanno il dovere nel breve periodo di mettere il CIRSU nelle condizioni finanziarie di poter lavorare serenamente, provvedendo al pagamento dei debiti (soprattutto Roseto degli Abruzzi e Giulianova) nei confronti del consorzio stesso. Noi sono mesi che abbiamo espresso le nostre posizioni e che andiamo a ribadire di nuovo punto per punto :
- la nuova discarica di Grasciano 2 è necessaria per far uscire dall’emergenza rifiuti i Comuni del Cirsu, ma anche per contenere i costi per i cittadini, garantendo il futuro ai lavoratori ;
- l’autorizzazione (AIA) rilasciata a Sogesa non è realizzabile, per mancanza della titolarità dell’area e per mancanza dei requisiti soggettivi,essendo la discarica inserita nel P.P.G.R. deve essere del Cirsu;
- è interesse sia di Cirsu che di Sogesa volturare la titolarità della discarica : Cirsu per poter garantire i servizi ai Comuni e predisporre, con i futuri introiti e con il concorso della Regione, un vero piano di adeguamento della struttura impiantistica e di risanamento economico della società; Sogesa per avere comunque un impianto di smaltimento che garantisca le proprie attività e per rientrare dei costi sostenuti per la progettazione che altrimenti sarebbero persi.
In questo contesto resta un mistero il perchè gli amministratori di parte pubblica di Sogesa anziché agevolare una soluzione nell’ interesse dei Comuni, dei cittadini e della stessa Sogesa continuano a sostenere il socio privato nel braccio di ferro con Cirsu”.