Fondo non autosufficienza: bloccati in Regione 41milioni

La Regione Abruzzo ancora non adempie al versamento delle somme previste per il Fondo di non autosufficienza (FNA) agli Ambiti distrettuali sociali (ADS).

 

Una mancanza molto grave secondo il Vice Presidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari (M5S) che con due lettere, vista la mancata risposta alla prima, sollecita il Presidente Marsilio, l’Assessore competente Fioretti e il Direttore di dipartimento Di Giampietro, a fornire le dovute spiegazioni e ad adempiere immediatamente all’erogazione delle somme come previsto dal DPCM del 21 novembre 2019 che ha assegnato all’Abruzzo circa 41 milioni di euro per il triennio 2019/2021 ( •euro 13.699.480  per l’anno 2019, •euro 13.646.900 per l’anno 2020,  •euro 13.596.710 per l’anno 2021).

 

Il Fondo per la non autosufficienza – spiega Pettinari –  è stato istituito per fornire sostegno a persone, adulte e minori, affette da disabilità gravissima e ad anziani non autosufficienti. Il principale obiettivo è quello di favorirne una dignitosa permanenza presso il proprio domicilio, nonché per garantire, su tutto il territorio nazionale, l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali.

 

Nel Piano Sociale Regionale  2016/2018,  è  chiaramente decritto che le risorse finanziarie, provenienti dai diversi “Fondi”,  vengono ripartite e assegnate in favore dei 24 Ambiti Distrettuali Sociali (ADS) della Regione Abruzzo. Ma agli ambiti distrettuali ancora non arriva 1 euro. Eppure parliamo di risorse importantissime,  destinate alla realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali  attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare, anche in termini di ore di assistenza personale e supporto familiare, al fine di favorire l’autonomia e la permanenza a domicilio; trasferimenti monetari nella misura in cui gli stessi siano condizionati all’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari nelle forme individuate dalle Regioni o alla fornitura diretta degli stessi da parte di familiari e vicinato sulla base del piano personalizzato; per interventi complementari all’assistenza domiciliare, a partire dai ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali, nella misura in cui gli stessi siano effettivamente complementari al percorso domiciliare e il finanziamento di  Progetti di Vita Indipendente.

Il Governo ha stanziato delle importanti somme – spiega ancora Pettinari – ora sta alle Regione attuare quanto necessario affinché questi fondi arrivino nelle ADS e quindi a destinazione. E’ incomprensibile che la Giunta, a trazione centro destra, non riesca ad adempiere ai suoi compiti con la dovuta solerzia neanche davanti a un tema così delicato ed impattate sulla qualità della vita di tanti cittadini. Una mancanza – incalza il 5 stelle – che accentua, in un momento così complesso, ancor più le disparità tra disabili e normodotati, sottoponendo i primi a una doppia fragilità di cui il Governo regionale deve farsi carico in modo responsabile e tempestivo.  Ho scritto la prima lettera per avere delucidazioni in merito il 25 giugno , nessuno ha risposto, così ho scritto nuovamente il 9 luglio ma a oggi inspiegabilmente non è arrivata ancora nessuna risposta.

Ho chiesto di sapere:

quali provvedimenti la Regione Abruzzo intende adottare al fine di fornire una immediata soluzione per l’assegnazione agli Ambiti Distrettuali Sociali (ADS) degli importi derivanti dal riparto delle somme del Fondo per la non Autosufficienza- DPCM del 21 novembre 2019;

se la Regione Abruzzo, ai fini del trasferimento delle risorse nazionali, ha adottano un Piano Regionale per la non Autosufficienza, o altro atto di programmazione regionale degli interventi e dei servizi per le persone disabili e per le persone non autosufficienti, con gravissimo stato di demenza o con ritardi mentali gravi e profondi, tali da compromettere lo svolgimento in autonomia delle funzioni essenziali, oppure di persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare (es. SLA, SMA, sclerosi multipla, Parkinson) oppure persone la cui vita dipende, qualunque sia la grave patologia da cui sono affette, da assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette;

se la Regione Abruzzo ha esaminato la possibilità di istiture un Fondo Regionale per la non Autosufficienza, visto che le risorse del Piano Nazionale FNA sono aggiuntive  e complementari ai servizi sanitari e non sostitutive;

se la Regione Abruzzo ha esperito tutti i possibili scenari per poter assicurare alle   persone doppiamente fragili una  vita dignitosa nel proprio ambiente di vita, anche  incentivando i Progetti di Vita Indipendente.

Mi auguro che il prima possibile si dia seguito a quanto previsto, non possiamo permetterci di far attendere oltre persone in estrema difficoltà” conclude.

 

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