“Intendo sollecitare il Governo affinché metta il Commissario nelle condizioni di lavorare. E’ fondamentale che si arrivi ad una rapida e definitiva conclusione della ricognizione al fine di garantire l’avvio dei lavori di messa in sicurezza nel più breve tempo possibile per evitare situazione di pericolo per l’acquifero del Gran Sasso”.
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della cabina di coordinamento per la verifica dello stato di avanzamento degli interventi di messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso che ha visto coinvolti, oltre al commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico Gran Sasso, Corrado Gisonni, le Province e i Comuni dell’Aquila, e di Teramo, le Asl e rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e dell’Università, riunita oggi per la prima volta.
Il confronto ha permesso di acquisire informazioni sullo stato delle attività del Commissario che secondo il presidente della Regione risultano rallentate e non solo a causa dell’emergenza CoViD-19. Le procedure organizzative della struttura commissariale, infatti, stanno richiedendo molto tempo e questo ha di fatto rallentato l’avvio operativo a pieno regime. “Noto – ha aggiunto il presidente Marsilio – una grande lentezza del Governo nel dare attuazione alla legge che istituiva un anno fa il Commissario e la sua struttura. Ci sono voluti ben cinque mesi per la ratifica della nomina. Ad oggi è stata reclutata poco più della metà del personale previsto, neppure una sede messa a disposizione. La Regione Abruzzo si è data da fare ed ha concesso gratuitamente i propri uffici, gli unici che il Commissario possa utilizzare. Così non si parte con il piede giusto.
Ci sono tre attività legate tra loro: il funzionamento dei Laboratori di fisica nucleare con la loro funzione di ricerca, il traforo autostradale, l’acqua e quindi la salute dei cittadini. La figura del Commissario straordinario esiste per velocizzare le procedure. Invece, mi sembra che il sistema sia rallentato, le risorse ferme con problemi di contabilità. Vogliamo guardare con fiducia al futuro. Spero si arrivi presto al completamento della pianta organica per individuare i professionisti che in una situazione così complicata possano lavorare e definire presto la ricognizione e l’acquisizione dei dati della rete e degli interventi necessari. In tal senso, la riunione è stata utile e costruttiva e ha registrato da parte di tutte le istituzioni coinvolte la comune volontà di superare gli ostacoli e imboccare la strada giusta”.