Programma fondi europei: nel nuovo anno la Regione presenterà il piano

Tra febbraio e marzo la Regione Abruzzo scriverà il proprio programma per l’uso dei fondi europei 21-27. Lo ha annunciato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, nel corso del nuovo appuntamento del ciclo di incontri “Il Futuro è partecipato.

 

Dialogo con il territorio sui nuovi fondi europei”, organizzato dal Dipartimento della Presidenza. A colloquio, sulla piattaforma digitale (https://regioneabruzzo.webex.com/meet/dpa), con Marsilio e la direttrice del Dipartimento, Emanuela Grimaldi, i componenti della Conferenza episcopale abruzzese, interlocutori del serrato programma di ascolto “per raccogliere – ha spiegato Marsilio – i fabbisogni del territorio e capire dove indirizzare le risorse e gli investimenti che arriveranno. Il nostro obiettivo è quello di individuare le priorità su cui puntare per lo sviluppo socio-economico della nostra regione”.

 

Un approccio apprezzato e condiviso dai componenti della Conferenza che, per voce del suo Presidente, Bruno Forte, arcivescovo di Chieti, ha indicato i tre campi di interesse su cui orientare le future politiche di programmazione: “Il potenziamento e il miglioramento della connessione digitale, per semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione, le politiche a sostegno delle famiglia, cellula fondamentale della società, e il sostegno al lavoro, colpito dalla drammatica crisi innescata dalla pandemia sono – ha spiegato Forte – le tre grandi sfide che la Regione deve affrontare e per le quali siamo disposti a fornire aiuto e collaborazione”; a tal proposito, Monsignor Forte ha dichiarando la volontà di convocare l’11 gennaio la Conferenza dei vescovi per elaborare un documento con le proposte da far pervenire all’Amministrazione regionale.

Il cardinale Giustino Petrocchi, Arcivescovo dell’Aquila, tra i presenti all’incontro organizzato dalla Regione per definire la nuova programmazione 21-27, ha chiesto attenzione per le aree terremotate “dove la pandemia moltiplica i disagi e le difficoltà”. Intervenuto sul tema, il presidente Marsilio ha annunciato che, con il commissario Legnini e gli Uffici per la Ricostruzione, nell’ambito del Piano nazionale di resilienza, sono state predisposte e presentate al governo schede specifiche a sostegno delle aree terremotate. Come i territori colpiti dal terremoto, allo stesso modo, per il vescovo della diocesi di Avezzano, Pietro Santoro, vanno valorizzate le aree interne “per le quali – ha detto – occorrono contributi concreti capaci di valorizzarne le specificità.

 

Si tratta di territori che vivono realtà molto diverse da quelle delle zone costiere e per questo occorre dare loro sostegno e supporti”. Una sollecitazione condivisa da Marsilio: “La Giunta – ha sottolineato – è pronta a firmare gli accordi di programma nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne. Questo porterebbe risorse per circa 7 milioni di euro, di cui oltre 4 potrebbero essere disponibili entro fine anno. In più, dovrebbe essere presto esaminato dalla Commissione consiliare il progetto di legge, di cui sono primo firmatario, per la lotta allo spopolamento delle aree interne, che prevede incentivi economici e fiscali per le famiglie che decidono di andare a vivere in questi territori”. Michele Fusco, vescovo di Sulmona, ha ribadito la necessità di avanzare proposte progettuali nel segno degli obiettivi indicati dall’Unione europea: “Spetta a noi – ha ribadito – indicare le specificità cui fare riferimento per progetti concreti a vantaggio del territorio”. Monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo della diocesi di Pescara-Penne, ha sottolineato la necessità di rivedere il documento sul contrasto alla povertà elaborato dalla Conferenza dei vescovi qualche anno fa: “Occorre una riflessione comune – ha spiegato – che tenga conto dello spopolamento delle aree interne e della necessità di promuovere l’Abruzzo come giardino verde d’Europa.

 

Inoltre, va dato maggiore sostegno alla programmazione socio-sanitaria, anche facendo leva sulla collaborazione pubblico-privato”. Ha richiamato le encicliche di Papa Francesco l’arcivescovo di Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone: “Come afferma il Pontefice non si può vivere da sani in un mondo malato. Ognuno deve assumersi le sue responsabilità per trovare insieme la forza di superare le difficoltà del presente, dimenticando i campanili e i frazionamenti”. A Marsilio, Cipollone ha chiesto, inoltre, una semplificazione dei progetti europei “al fine di incentivare la partecipazione del territorio e intercettare le risorse che l’Europa mette a disposizione”. Il vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi, ha posto, invece, l’accento “sulla profonda crisi culturale che stiamo vivendo e la necessità di una progettualità comune per affrontare la crisi determinata dalla pandemia”. Il ciclo di incontri on line prosegue domani, 24 novembre dalle 16.30 alle 18.00 con le organizzazioni sindacali all’indirizzo https://regioneabruzzo.webex.com/meet/dpa).

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