Abruzzo. “Ci risiamo. Il presidente Luciano D’Alfonso, il neo assessore Lorenzo Berardinetti e il sottosegretario Mario Mazzocca scherzano letteralmente con il fuoco e si presentano con misere briciole per una ridicola prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi per la stagione 2018.
Da anni, nonostante la mia denuncia, le amministrazioni delle aree interne attendono di conoscere i veri motivi per i quali è ancora bloccato il bando relativo alla prevenzione degli incendi del PSR (8.3.1) chiuso ancora in un cassetto della Direzione Politiche agricole della Regione Abruzzo”. Questa le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo in seguito alla conferenza stampa odierna. “Assistiamo – continua Febbo – inesorabilmente dopo quattro anni ancora ad una totale assenza di una politica seria di prevenzione mai messa in campo da questo Governo regionale.
Il nostro patrimonio boschivo e forestale non può essere tutelato solo con risorse prese dal bilancio regionale ma deve essere salvaguardato attraverso una programmazione seria dei fondi che dovevano essere inseriti e rimodulati nel PSR. Esistono precisi fondi, milioni di euro che possono e devono essere utilizzati proprio per la prevenzione e ripulitura dei boschi, invece il nulla. La realtà – continua Febbo – purtroppo racconta una storia ben diversa: le risorse inserite nel PSR sono poche e il bando non esce altrimenti sarebbero solo due i Comuni beneficiari, ossia coloro che hanno i Piani di Gestioni approvati e vigenti.
Peraltro, proprio su sollecitazione del Comune di Pratola Peligna che lo scorso anno è stata colpita fortemente da vasti incendi, questo punto è stato affrontato nell’ultima seduta della Commissione Vigilanza dove sono emerse tutte le incongruenze, l’inefficienza e i gravi problemi inerenti proprio i bandi del Programma di Sviluppo Rurale che non avvantaggiano per nulla le comunità delle aree interne. Proprio su questo argomento nei prossimi giorni presenterò una risoluzione urgente.
Pertanto – conclude Febbo – nonostante i soliti proclami e conferenze di circostanza da parte di D’Alfonso e compagni siamo alle porte di una stagione estiva dove le aree interne con le loro amministrazioni vengono lasciate sole nel risolvere le problematiche inerente la prevenzione agli incendi”.