Antincendio boschivo: ecco la macchina operativa regionale

Abruzzo. Mille volontari abilitati, 120 mezzi di Protezione civile con modulo di spegnimento incendi, un elicottero regionale, 60 uomini dei vigili del fuoco dedicati giornalmente con 15 mezzi, carabinieri forestali impegnati con 30 uomini ogni giorno e relativi mezzi pronti a raddoppiare in caso di necessità ed emergenza.

 

Il personale della sala operativa regionale e quello della polizia provinciale di L’Aquila abilitati al ruolo di COS (Coordinatore operazioni di spegnimento) per il coordinamento dei volontari. Un finanziamento regionale di 1 milione e 700mila euro per fare il massimo della prevenzione e del controllo sul territorio. Sono i numeri della campagna AIB 2019 della Regione Abruzzo “Regione verde d’Europa” che è stata presentata questa mattina, a L’Aquila, a Palazzo Silone, alla presenza del presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio. All’incontro ha partecipato il comandante regionale dei Carabinieri Forestali, generale di Brigata, Giampiero Costantini, il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Antonio Angelo Porcu, il vice Prefetto vicario dell’Aquila, Malgari Trematerra, il direttore regionale Pierpaolo Pescara, Silvio Liberatore dirigente del Servizio emergenze di Protezione civile.

 

Si tratta di una serie di attività di lotta attiva agli incendi boschivi che la legge pone in capo alle Regioni e che prevede una sinergia tra la Protezione civile regionale, i carabinieri forestali ed i vigili del fuoco. Inizierà il 1 luglio prossimo, per terminale il 30 settembre, il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi nella regione Abruzzo. “Rivolgo un appello a tutti i cittadini- ha commentato il Presidente Marsilio – alle coscienze di quanti frequentano le nostre montagne, in queste settimane di vacanze estive perché è dovere di tutti salvaguardare il nostro inestimabile patrimonio boschivo e laddove si presenti una situazione di criticità di comunicarlo tempestivamente permettendo così l’avvio tempestivo delle operazioni di intervento e di spegnimento. Dalle cause che emergono e che sono all’origine degli incendi boschivi, è possibile delineare un quadro chiaro del fenomeno.

 

Nella quasi totalità dei casi, essi sono attribuibili, per dolo o colpa grave, alla mano dell’uomo, il resto a cause naturali. La prevenzione degli incendi, dunque, parte, prima di tutto, dal senso civico dei cittadini anche con il rispetto di alcune semplici regole di comportamento”. La legge numero 353/2000 pone a carico delle regioni le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.

 

Le regioni programmano e assicura il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali istituendo e gestendo con operatività di tipo continuativo nei periodi a rischio di incendio boschivo le sale operative unificate permanenti, avvalendosi oltre che delle proprie strutture e dei propri mezzi aerei di supporto all’attività delle squadre a terra di risorse e mezzi e personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e del Corpo Forestale dello Stato in base ad accordi di programma con mezzi aerei del COAU (Centro operativo aereo unificato). La Protezione civile regionale ha modificato la propria struttura a IB potenziando la propria colonna mobile regionale e le collaborazioni con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Per collaudare le procedure di contrasto agli incendi boschivi verranno svolte nei prossimi giorni, 15 e 22 giugno, sul territorio abruzzese due esercitazioni con la partecipazione di risorse locali regionali e statali del sistema regionale AIB sempre coordinate dalla sala operativa di Protezione civile regionale.

 

 

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