Le Zes non rappresentano elargizioni di risorse ma con esse i progetti, specie quelli di nuovo investimento, avranno procedure molto più snelle e facilitate.
Le imprese potranno sfruttare importanti agevolazioni fiscali e beneficiare di rilevanti semplificazioni di carattere amministrativo e burocratico. Un’opportunità di sviluppo per l’Abruzzo intero”. Così il Presidente vicario, Giovanni Lolli, ha presentato oggi in conferenza stampa, insieme al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, le Zone Economiche Speciali (ZES), il cui scopo è quello di creare condizioni economiche, finanziarie e amministrative che consentano lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove.
La Regione Abruzzo ha ipotizzato di delineare la propria ZES valorizzando ulteriormente quelle che sono le caratteristiche migliori del tessuto imprenditoriale che si è stratificato e consolidato nel tempo e, ove possibile, conferire una spinta ulteriore valorizzando i due porti principali della Regione che sono Ortona e Vasto e creando le condizioni per un nuovo sviluppo nelle zone retrostanti.
“Bisognava fare una scelta coerente con lo spirito della legge- ha aggiunto Lolli – Abbiamo inserito Ortona e Vasto, due porti industriali e li abbiamo collegati ai nodi logistici costituiti dall’interporto di Manoppello, di Avezzano, dagli autoporti di Roseto e San Salvo e dall’aeroporto di Pescara. Intorno a questo, nella logica del corridoio Adriatico e Tirreno-Adriatico, il tutto collegato attraverso le reti TNT, sono state individuate le aree a destinazione industriale nelle quali calare la Zes partendo da una macroarea che ricomprende i Comuni di Vasto, Ortona, San Salvo, Fossacesia, Atessa, Paieta, Cupello, Gissi, Monteodorisio, Mozzagrogna. Le altre aree strategiche sono Mosciano Sant’Angelo, Sulmona, Avezzano, Carsoli e Oricola.
È importante che si dia continuità e piena attuazione a questo progetto, promuovendo la partecipazione e una pianificazione attenta per garantire possibilità di successo”. Le ZES sono previste dal DL 91/2017, il Decreto Mezzogiorno, convertito con legge 123/2017, tra le misure finalizzate a richiamare nuovi investimenti nel Mezzogiorno permettendo così alle attività economiche ed imprenditoriali già operative e quelle che si insedieranno di beneficiare di speciali condizioni, in relazione alla natura incrementale degli investimenti e delle attività di sviluppo d’impresa.
La Regione Abruzzo propone l’istituzione della propria area ZES regionale in associazione con l’area portuale di Ancona. In seguito alla DRG/65 del 18 settembre 2018, è stato attivato un gruppo di lavoro interdipartimentale per il conseguimento di una proposta tecnica della ZES che oggi è stata ufficialmente resa pubblica in conferenza stampa per favorire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati. Nei prossimi giorni si terrà un confronto al fine di arrivare ad una proposta possibile e condivisa per la realizzazione della Zona economica speciale della Regione Abruzzo attraverso il Piano di sviluppo strategico da presentare alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il documento completo della “Proposta di individuazione di una Zona Economica Speciale in regione Abruzzo”, unitamente a tutti gli atti correlati è scaricabile dal portale della Regione Abruzzo al seguente link: http://www.regione.abruzzo.it/lavoro.