L’Aquila. In Italia, sulla base di uno studio realizzato da CRIF Rating Agency, sono almeno 7.875 le società di capitali con i requisiti che potrebbero potenzialmente consentire loro di accedere al mercato dei mini-bond e, più in generale, delle obbligazioni, con la possibilità di raccogliere risorse integrative o complementari al credito bancario per sostenere i propri progetti di sviluppo. Nel complesso l’Abruzzo presenta un’incidenza di imprese potenzialmente in target per l’emissione di mini-bond pari al 27,2% del totale delle società con fatturato superiore a 10 milioni di euro attive sul territorio. A titolo di riferimento, la graduatoria nazionale e’ capeggiata dal Piemonte, con una quota pari al 30,8% del totale delle imprese con i requisiti adeguati, seguito dal Veneto, con il 29,5%, e dalla Lombardia, con il 28,8%. A livello provinciale, all’Aquila l’incidenza delle società in target rispetto al totale sale al 30,4%. Sopra la media regionale anche la provincia di Pescara (con il 29,7%). Chiudono la classifica regionale le province di Teramo e Chieti, con un’incidenza che si attesta rispettivamente al 25,8% e al 25,7%.
Dallo Studio sulle imprese target per l’emissione di mini-bond emerge che in Abruzzo sono 113 le aziende con le carte in regola per poter accedere con fiducia al mercato dei mini-bond. Una nuova asset class, questa, che si va configurando sempre piu’ come sostitutiva, o comunque alternativa, al credito bancario industriale a medio termine, quindi adatta ad imprese che intendono finanziare progetti di sviluppo aziendale capaci di generare flussi di cassa aggiuntivi.
Nel complesso l’Abruzzo si colloca in 14esima posizione assoluta nel ranking nazionale per numerosità di imprese in target. Entrando maggiormente nel dettaglio, in regione la classifica e’ guidata dalla provincia di Chieti (con 38 imprese in target), seguita da Teramo (con 31 imprese), Pescara (con 30) e L’Aquila (con 14).