Pescara. E’ stata approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Caccia Mauro Febbo, una delibera di modifica al calendario venatorio.
Si tratta di un provvedimento attuato con l’obiettivo di adeguare il calendario stesso alle osservazioni inserite nell’Ordinanza cautelare del TAR emessa in accoglimento della domanda di Animalisti italiani e WWF .
Per quanto riguarda la Beccaccia, sono state dunque inserite delle prescrizioni ulteriori in caso di avverse condizioni metereologiche, mentre la chiusura è stata fissata al 31 dicembre 2012. E’ stata inoltre introdotta una ulteriore prescrizione riguardante la riconsegna delle ali dei capi abbattuti agli ATC. Per le aree SIC e ZPS, per la lepre e il cinghiale, le giornate di caccia settimanali sono state ridotte a 2 e il numero di cani per squadra/equipaggi non deve essere superiore a 3. Nei siti SIC dove è stata segnalata la presenza del Lanario o Falco pellegrino è stata vietata la caccia al Colombaccio e alla Ghiandaia.
Per quanto riguarda le aree di presenza stabile dell’Orso, di cui alla cartografia pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente, oltre allo slittamento delle date di apertura e chiusura della caccia al Cinghiale e alla Volpe (1 novembre 2012 – 31 gennaio 2013), nei siti SIC sono state applicate le misure più restrittive previste per la zona C1, alle altre zone ricadenti fuori la zona di protezione esterna del PNALM, sono state applicate le misure previste per la zona C2.
Inoltre, è stato vietato l’utilizzo di munizioni a palla unica contenenti piombo nelle aree in cui è stata accertata la presenza del Nibbio reale e del Grifone. “Voglio ricordare – sottolinea Febbo – che restiamo fiduciosi in vista del pronunciamento di merito del Tar in quanto la validità delle scelte effettuate dalla Direzione competente sarà ampiamente sostenuta e dimostrata in quella sede. Voglio inoltre sottolineare come sia l’assessorato sia i competenti Uffici si siano attivati in tempi rapidissimi per salvaguardare il diritto dei cacciatori all’esercizio dell’attività venatoria”.