Pescara. La riorganizzazione e la riforma della società di trasporti unica regionale, in base alla Legge 96, del 21 giugno 2017, e alla luce di importanti scadenze preoccupano la Cgil Abruzzo che chiede chiarezza sul futuro per il completamento del progetto di riforma della società stessa.
“Le novità normative introdotte per le società partecipate e per i servizi pubblici locali impone a tutte le regioni e dunque anche alla Regione Abruzzo – ha detto oggi in conferenza stampa il segretario regionale della Filt Cgil Franco Rolandi – una scelta rispetto all’affidamento dei servizi tramite gara, operazione che deve essere portata a termine entro il 31 dicembre prossimo oppure di optare verso l’affidamento in house ad una propria società, e in questo secondo caso l’operazione va conclusa entro il 30 settembre.
Sia nell’una che nell’altro caso, il fatto di non rispettare queste importanti scadenze determinerebbe delle penalizzazioni in termini di risorse per le regioni inadempienti e questo per dire che l’obiettivo deve essere quello di scongiurare ed evitare queste penalizzazioni e di procedere alla riforma nei tempi stabiliti dalla legge”.
Rolandi ha poi, a nome della Cgil, espresso preoccupazione: “Siamo oggi preoccupati perché dopo aver fatto tanto per dare origine alla nascita di Tua, dalle tre vecchie società di trasporti, oggi la Regione ci propone, unitamente anche all’affidamento in house, la predisposizione di una sorta di spezzatino e quindi fondamentalmente, a due anni dalla nascita di Tua, si vuole separare servizi commerciali dalle attività di trasporto pubblico locale, affidando questi servizi commerciali ad una società che invece andava chiusa, ovvero Sangritana Spa.
Noi su queste questioni abbiamo espresso la nostra netta contrarietà sia nelle commissioni regionali, sia al consigliere delegato Camillo D’Alessandro, ma ribadiamo invece di essere assolutamente favorevoli all’affidamento dei servizi in house alla società regionale dei trasporti ma vorremmo che ci fosse una maggiore – ha concluso Rolandi – razionalizzazione e quindi includere nell’azienda unica altre società partecipate come l’Ama dell’Aquila, la Cerella di Vasto e l’agenzia Sistema che si occupa della vendita e della distribuzione dei titoli di viaggio”.
La Cgil ha anche parlato del vuoto normativo e della mancata legiferazione sui servizi minimi ” che – ha detto ancora Rolandi – vede la Regione, affiancare all’affidamento in house, una operazione che escluderà dalla contribuzione pubblica tutti quei servizi di trasporto locale che determinano collegamenti interregionali che riguardano migliaia di pendolari che fanno la spola fra l’Abruzzo e Roma. Stiamo parlando di fatto di una liberalizzazione dei trasporti sulle tratte che collegano le aree interne alla Capitale”.