Nasce in Abruzzo il primo master di formazione a distanza di secondo livello in Direzione e management delle aziende sanitarie. L’iniziativa è stata presentata a Torrevecchia Teatina, che ospita l’Università telematica “Leonardo Da Vinci” legata all’Università D’Annunzio di Chieti.
All’avvio del Master, organizzato in collaborazione con la Regione Abruzzo e l’Agenzia sanitaria regionale, erano presenti il presidente della Regione e Commissario ad Acta per la Sanità, Gianni Chiodi, e il sub commissario Giovanna Baraldi. L’organizzazione del master di secondo livello rappresenta “un importante salto di qualità del nostro sistema di formazione sanitaria” ha detto il Governatore “e deve essere visto come una esigenza primaria per il nostro territorio. Questa è una regione che ha un gap legato alla gestione dei sistemi sanitari che deve essere al più presto colmato e in questo i processi di formazione, nei quali rientra questo master in direzione e management, sono destinati a recitare un ruolo primario “.
Nell’occasione, il presidente della Regione ha voluto illustrare meglio “lo storico risultato di un avanzo del sistema sanitario regionale per il 2011 di circa 61 milioni di euro, a soli tre anni dal default e dal commissariamento”. E su questo dato ha illustrato il percorso che ha portato la Regione Abruzzo “ad uscire dal novero delle regioni canaglia e a diventare modello di riferimento”. Ma la nuova stagione “coincide con un cambio di passo di tutto il sistema sanitario. Una volta messi a posto i conti e attivati tutti i controlli, è necessario guardare ai servizi, all’offerta e agli investimenti”. Su questo punto, Chiodi ha parlato di “una nuova politica di programmazione con investimenti specifici in campo sanitario, ma soprattutto l’avvio dei processi di assunzione di personale dopo lo sblocco del turn-over da parte del Ministero, possibile solo dopo aver presentato i conti in ordine”.
Il riferimento è l’adeguamento del personale nel 2011, “con 1118, tra conferme di precari e nuove assunzioni, per il personale medico, infermieristico e paramedico”. Ma è sul fronte degli investimenti che il Commissario ha parlato di “grande passo in avanti per modernizzare la nostra sanità”.
“Per il presidio ospedaliero di Pescara” ha spiegato “abbiamo previsto investimenti strutturali e sull’impiantistica per 28 milioni di euro, mentre 12 milioni serviranno per il complesso operatorio dell’ospedale di Penne”. E poi, per la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, “l’impegno finanziario arriva a 40 milioni di euro, con 25 destinati all’ospedale clinicizzato di Chieti dove abbiamo completato la sala operatoria, mentre gli altri 15 distribuiti negli ospedali di Lanciano, Atessa, Ortona e Vasto”.
Una somma pari a 13 milioni di euro è stata invece destinata all’ospedale di Avezzano “per lavori su radiologia interventistica, sale operatorie, pronto soccorso e adeguamento e messa in sicurezza”. Gli interventi di investimento riguardano anche gli ospedali di Teramo (16 milioni di euro) e hanno già interessato quello dell’Aquila con 36 milioni, comprensivo della ristrutturazione dell’ex Onpi.
Dichiarazioni, queste, che hanno scatenato subito la replica del vice capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, Cesare D’Alessandro. “E’ più forte di lui” commenta il consigliere in una nota “non riesce a passare la giornata senza rifilarci una qualsiasi frottola che la dice lunga sulla serietà e sulla correttezza anche nei confronti di chi le notizie poi deve diffonderle. Cifre puntuali e precise che non sono il frutto di una dichiarazione estemporanea bensì il risultato di un’attenta lettura a cui ha fatto seguito un comunicato alla stampa. Se qualcuno avesse voglia di andare a rileggersi le dichiarazioni di oltre due anni or sono dell’allora Assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, ci troverebbe le stesse cifre, gli stessi importi, gli stessi ospedali, le stesse apparecchiature, gli stessi impianti, le stesse sale operatorie citate oggi da Chiodi! Ma signor Governatore, a che gioco giochiamo? Stiamo parlando di finanziamenti ex art. 20 (L. 67/88) già disponibili da due anni o forse più, che finora Lei, con i suoi pagatissimi direttori generali, non ha avuto la benché minima capacità di spendere. Oggi, mostrando un cinismo politico senza precedenti, vuol far passare per una notizia positiva ciòche meriterebbe una commissione d’inchiesta per i ritardi con cui questi fondi verranno spesi? Abbia almeno il pudore di star zitto e non giochi la sua partita elettorale sulla pelle degli ammalati; se poi crede che abbiamo l’anello al naso, si sbaglia di grosso e glielo dimostreranno gli abruzzesi alla prima occasione utile, quando la giudicheranno come il più grande pinocchio della storia quarantennale della nostra regione”.