Abruzzo, bicicletta solidale ai bisognosi: la proposta di legge

Il Consigliere regionale di Sinistra italiana Leandro Bracco prosegue il suo impegno nell’azione di proposta legislativa con la presentazione del progetto di legge che intende istituire la “bicicletta solidale”.

 

Nelle intenzioni del proponente, si chiede alla Regione Abruzzo di acquisire tutte le bici depositate presso i magazzini della Polizia municipale dei 305 Comuni che costituiscono la nostra regione, mai richieste dai proprietari e rimaste invendute a seguito di asta pubblica.

 

 

“Molto spesso – spiega Bracco nella relazione al suo pdl – si tratta di biciclette rimosse perché intralciavano i pedoni o il traffico delle autovetture o perché abusivamente legate con lucchetti a ringhiere o recinti privati in violazione dei regolamenti comunali o del Codice della strada. Altre volte le bici sono state rubate e, una volta recuperate dalle Forze dell’ordine, non si riesce a rintracciare il legittimo proprietario”.

 

 

Dopo che la Regione ne entrerà in possesso, i mezzi a due ruote andrebbero riparati e donati, tramite bando pubblico, alle associazioni di volontariato che ne facciano richiesta. Saranno poi queste associazioni a individuare i cittadini piu’ bisognosi ai quali saranno poi donati. I requisiti previsti dal pdl per accedere all’utilizzo gratuito della bicicletta sono: essere residenti in Abruzzo da almeno tre anni, avere un ISEE non superiore ai 2500 euro e non essere intestatari di un’autovettura, un ciclomotore o qualsiasi altro mezzo per il quale la legge preveda l’iscrizione obbligatoria nei pubblici registri.

 

 

“Questa proposta di legge – conclude Leandro Bracco – intende operare su un doppio binario: da un lato individua la necessità di rimettere in circolo la quantita’ maggiore possibile di mezzi a due ruote (altrimenti destinati a marcire nei depositi comunali) nella logica di attivare un concreto sistema di riutilizzo e rifunzionalizzazione dell’ “usato” mentre, dall’altro, si vuole contribuire a dotare di un mezzo di trasporto, seppur minimo, quei cittadini abruzzesi che vivono in condizioni di disagio e non possono permettersi l’acquisto di un veicolo a motore”.

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