Sono anni ormai che il punteruolo rosso minaccia le palme di tutto l’Abruzzo. Per questo l’assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo ha precisato oggi che “la Regione Abruzzo, anche attraverso l’Arrsa, si è attivata tempestivamente per porre rimedio a questa delicata problematica affrontandola nella maniera più adeguata. Come amministrazione regionale, abbiamo attivato tutti i mezzi a disposizione seguendo le procedure di nostra competenza”.
Febbo ha poi sottolineato che “l’impegno di fronte a questo insidioso problema, che mette a repentaglio il nostro patrimonio palmizio è sempre massimo”. Il Commissario straordinario dell’Arssa ha, inoltre, aggiunto, che già dalla prima comparsa del parassita, sono state attivate una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione dei possessori delle palme, alla individuazione di quelle infestate, alla emanazione di apposite ordinanze di distruzione nei confronti di soggetti pubblici e privati, in modo da contenere così la diffusione del parassiti, in ottemperanza alle specifiche normative nazionali e comunitarie che regolano la materia. E’ stata portata poi avanti una mappatura del territorio di competenza (l’ultima risale al febbraio scorso) al fine di delimitare le aree infestate e quelle esenti. La lotta contro il punteruolo rosso è resa difficoltosa dalla aggressività dello stesso e dall’impossibilità di individuare precocemente gli attacchi. Le terapie preventive volte alla salvaguardia degli esemplari sani sono note da tempo e, da alcuni anni, il Ministero della Salute autorizza, in via temporanea, l’utilizzo di alcuni principi attivi di natura chimica in aggiunta ai formulati biologici, sempre utilizzabili nei confronti di questi fitofagi. Le terapie messe in atto negli anni passati non sempre hanno sortito i risultati sperati a causa di varie problematiche, tra le quali la intempestività e la non continuità dei trattamenti durante tutto il periodo di attività dell’insetto. Sia i trattamenti preventivi e curativi delle palme che le operazioni di abbattimento e smaltimento dei materiali vegetali infestati, risultano inoltre molto costosi e ciò crea ulteriori problemi nella esecuzione di una efficace lotta sia da parte dei privati (come lamentato dal Comune di Pescara) che da parte delle Amministrazioni pubbliche. Alcune Amministrazioni comunali, proprio al fine di affrontare tale problematica, venire incontro ai cittadini e calmierare i prezzi praticati dalle Ditte, hanno predisposto elenchi di aziende accreditate che si sono impegnate ad eseguire i lavori a prezzi controllati. L’Arssa, sempre in ottemperanza alla normativa, ha predisposto ed ufficializzato un piano tecnico per il contenimento del punteruolo rosso che è stato al centro di un dibattito, organizzato il 14 aprile scorso, al quale hanno partecipato le Amministrazioni comunali (diverse quelle convocate che però non si sono presentate), gli operatori del verde ed i vivaisti. L´occasione è stata utile al fine di confrontare le problematiche emerse e concordare le migliori soluzioni da porre in essere per affrontare il problema in maniera sinergica.