La II Commissione Consiliare ha approvato questa mattina la nuova perimetrazione della riserva naturale del Borsacchio, che prevede un ampliamento dagli attuali 1.110 ettari a circa 1.150 ettari. Un provvedimento che ha subito scatenato, oltre a espressioni di soddisfazione, anche numerose polemiche, in particolare da parte degli ambientalisti.
Tra le novità, l’inclusione della zona calanchiva a sud del Borsacchio, l’estrapolazione di tutte le zone antropizzate di Cologna Spiaggia e della foce del Borsacchio, nonché la zona dell’Annunziata di Giulianova.
“A nome del gruppo del Pd” ha dichiarato il consigliere regionale Claudio Ruffini “ho condiviso la proposta del consigliere Berardo Rabbuffo che tiene in piedi tutta la parte naturalistica tagliando solamente la parte antropizzata della riserva che nulla apportava alla valorizzazione del Borsacchio”.
E’ stata inoltre salvata e, quindi, tenuta all’interno della Riserva anche l’area della pineta Mazzarosa, vero polmone verde dell’area del Borsacchio.
“Inoltre” aggiunge Ruffini “si permette al Comune di Giulianova di portare a termine il contratto di quartiere senza che l’ente restituisca al Governo le somme già spese”.
Il voto favorevole del Pd, secondo Ruffini, è in linea con le intenzioni dei sindaci dei Comuni di Roseto e Giulianova che, con proprie delibere consiliari, avevano richiesto una diversa perimetrazione.
“Abbiamo tenuto conto della volontà degli enti locali” spiega il consigliere regionale “il nostro auspicio era che al di là delle procedure si trovasse una condivisione larga sulla perimetrazione salvaguardando soprattutto il territorio naturale e stralciando quelle aree che non hanno una valenza naturalistica-antropizzata così come le varie proposte sono emerse dal consiglio comunale di Roseto. Finalmente oggi abbiamo raggiunto un buon risultato e la nuova perimetrazione rappresenta un deciso passo in avanti che ci permette di uscire dall’empasse amministrativa in cui si trovava la vicenda del Borsacchio. Ricordo, inoltre, che il Pd in Consiglio regionale si era già espresso favorevolmente alla proposta di una nuova perimetrazione del Borsacchio presentando un proprio emendamento e votando poi quello del consigliere regionale Rabbuffo”.
Il Capogruppo di FLI Berardo Rabbuffo esprime, appunto, la sua soddisfazione per l’approvazione del provvedimento in Commissione. “E’ un risultato importante che permette di compiere un primo passo per rimuovere gli errori e le incongruenze sorte con l’istituzione della riserva naturale del Borsacchio, nata in tutta fretta nel 2005. La modifica del perimetro prevede un aumento della superficie della riserva che arriverebbe così a 1.150 ettari e consente di escludere alcune zone già antropizzate. Infatti, sono fuori dal perimetro della riserva il quartiere dell’Annunziata del Comune di Giulianova, per il quale erano già sorti numerosi problemi per la attuazione del Contratto di Quartiere come, non ultimo, la realizzazione della centrale termica per il teleriscaldamento, e le zone a margine del parco su cui insistono numerose attività turistiche e commerciali fortemente penalizzate in questi anni a causa delle norme di salvaguardia che impedivano qualsiasi semplice opera di ammodernamento o di ristrutturazione sia per i privati che per gli imprenditori. Perciò, l’attuale proposta ha lo scopo di proteggere attraverso l’istituzione di una riserva naturale le zone realmente degne e meritevoli di tutela, eliminando tutto ciò che razionalmente non poteva ricadere nel parco in quanto già completamente edificato. Ora la proposta di legge è pronta per il Consiglio, dove mi auguro venga approvata il prima possibile e dove credo che la riperimetrazione votata oggi in commissione non debba assolutamente meritare l’ostruzionismo e il niet anitidemocratico, in quanto ampiamente condivisa dai cittadini, dalle amministrazioni comunali e provinciale e con un iter legislativo quanto mai approfondito e corretto”.
“Speriamo sia la volta buona” commenta il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro, che ricorda la bocciatura da parte del Consiglio regionale nella seduta del 30 dicembre scorso. “In quell’occasione chiesi a nome della città una nuova riunione del Consiglio regionale per rivedere la decisione al fine di non vanificare quanto finora era stato fatto, e ciò che è ancora da fare, per completare la migliore impostazione dell’intera zona dell’Annunziata, valorizzandola sotto il profilo ambientale e turistico, sottolineando che non sarebbe un regalo all’amministrazione di centro-sinistra, bensì a Giulianova tutta”.
Decisamente di segno opposto i commenti del WWF Abruzzo, che considera il voto di oggi “una pagina nera per la Regione Abruzzo che sta facendo di tutto per perdere il suo titolo di regione dei parchi”.
“Ci complimentiamo con quei consiglieri regionali che hanno scelto di tagliare un’area naturale protetta al solo scopo di favorire gli interessi di alcuni privati, accampando scuse urbanistiche e ambientali che sono state smontate da eminenti professori universitari nel corso delle audizioni in commissione delle associazioni ambientaliste e del comitato cittadino che si batte per la riserva. Le stesse forze di centrodestra e centrosinistra che con il loro comportamento nei consigli comunali di Roseto degli Abruzzi e Giulianova ed in quello provinciale di Teramo hanno impedito che la riserva diventasse operativa, oggi ne hanno decretato il taglio. Da domani ci rimetteremo al lavoro affinché il consiglio regionale non confermi il voto della commissione, ma oggi prevale lo sconforto nel vedere una politica incapace di gestire un territorio senza cementificarlo.
Duro anche il commento del consigliere regionale di Prc Maurizio Acerbo che parla, in una nota, di “Vergognoso blitz da parte di un centrodestra capace di unità di intenti soltanto sulle cementificazioni del territorio”.
“La riperimetrazione della Riserva del Borsacchio è un’altra furbata ai danni di una delle poche aree inedificate della costa. Teniamo a precisare che nel corso dell’ultima riunione della commissione avevamo trovato un accordo di massima che consentiva di risolvere i problemi relativi al contratto di quartiere del Comune di Giulianova e alla possibilità di consentire ai proprietari di edifici esistenti e di attività imprenditoriali le attività di manutenzione straordinaria. Sembrava che la proposta di rimodulazione delle norme di salvaguardia ci consentisse di contemperare le esigenze di tutela con quelle dei cittadini e delle imprese che vivono e operano entro il perimetro della riserva. Questa proposta, che noi avevamo avanzato già mesi fa, era stata riproposta dal direttore Sorgi durante la precedente seduta e oggi avremmo dovuto concretizzarla con l’approvazione degli emendamenti. Evidentemente dobbiamo pensare che invece quel che davvero interessava era sbloccare aree da rendere edificabili non i problemi di cittadini vittime dell’incapacità del Comune di Roseto di approvare il PAN. Dispiace ma non stupisce che il consigliere del Pd Ruffini, arrivato in commissione a blitz ormai consumato, abbia espresso il proprio sostegno e del suo partito all’operazione cementificatoria del centrodestra”.