L’Aquila. L’impianto Ecocompost Marsica di Avezzano avrebbe comunicato la riduzione della capacità dell’impianto stesso di circa il 50%. È quanto reso noto in una comunicazione inviata inviata al sindaco di Pescara lo scorso 5 novembre dall’amministratore unico di Attiva, Guglielmo Lancasteri.
Più in particolate, Lancasteri dice che l’impianto Ecocompost Marsica srl di Avezzano presso il quale Attiva conferiva “la totalità della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata effettuata nel Comune di Pescara” avrebbe comunicato “la riduzione della capacità dell’impianto di circa il 50%. Le problematiche descritte potrebbero generare interruzioni della raccolta dei rifiuti organici prodotti dai cittadini pescaresi, ove non dovessero trovare idonea e tempestiva soluzione”.
Secondo Lancasteri, la “situazione di grave criticità” riguarderebbe più in generale il “conferimento della frazione organica presso gli impianti della regione”.
In sintesi gli impianti di compostaggio attivi in Abruzzo sarebbero insufficienti e non riuscirebbero a far fronte alle esigenze di Comuni che sono ancora indietro nella raccolta differenziata.
“Possiamo dire a voce alta che si confermano le nostre critiche all’approccio del governo regionale alla questione rifiuti” commentano in proposito i consiglieri regionali Maurizio Acerbo (consigliere regionale PRC) e Antonio Saia (consigliere regionale PdCI). “Mentre la politica discute di inceneritori e il Pdl manovra per realizzarli anche imbattendosi in disavventure giudiziarie, non si lavora per concretizzare gli impianti realmente utili per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti”.