Precari Regione Abruzzo, Pd chiede soluzioni

claudio_ruffiniL’Aquila. Una soluzione per i precari della Regione Abruzzo, attraverso l’approvazione di un disegno di legge nel prossimo Consiglio regionale di martedì 2 novembre. È quanto chiede il gruppo consiliare del Partito Democratico, che si dichiara anche disposto a modificare il testo del disegno legge “Norme per la stabilizzazione dei precari della Regione Abruzzo, presentato la scorsa settimana, laddove vengano individuati profili di incostituzionalità che possono essere motivo di impugnativa da parte del governo.

Proprio un’eventuale impegnativa è stata considerata una possibilità  concreta durante l’incontro che ieri hanno avuto alla Funzione Pubblica di Roma l’assessore regionale Carpineta e i consiglieri Giuliante, D’Amico e Ruffini.

Nell’incontro è, inoltre, emerso che la Funzione Pubblica ha indicato un percorso alternativo per la stabilizzazione dei precari. La strada consigliata è stata quella di seguire un percorso amministrativo che faccia valere l’applicazione della delibera di giunta 38/2008 ritenuta ancora vigente e capace di offrire un percorso di stabilizzazione a tutti i precari, attraverso prove selettive a loro riservate nell’ambito del progressivo fabbisogno del personale della Regione.

Le soluzioni quindi ci sono ed il Pd è favorevole a tornare anche alla discussione sul testo predisposto inizialmente da Cerulli purché si salvino i precari.

“L’atteggiamento di parte della maggioranza ed in particolare dell’assessore regionale Carpineta non è condivisibile” commenta il gruppo del Pd “e denota una superficialità imbarazzante nell’affrontare un problema che coinvolge il destino di così tanti lavoratori”.

“Il Consiglio Regionale” aggiunge Ruffini “deve esprimersi subito altrimenti si rischia di determinare il licenziamento di centinaia di lavoratori e il blocco di alcune attività amministrative della Regione. Noi abbiamo prospettato alla maggioranza una via d’uscita adesso è il momento di assumersi le responsabilità di fronte al Consiglio Regionale ed ai precari della Regione”.

 

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