Lanciano. “Quello che è stato scoperto in questi giorni in Abruzzo riguardo la gestione dei rifiuti, era a conoscenza dell’attuale governatore Gianni Chiodi dal novembre del 2008 ed erano stati informati anche numerosi esponenti politici, sia del centrodestra che del centrosinistra. Ed ero stato io ad avvisarli e a metterli in guardia sulla Deco”.
A denunciarlo è Nico Frattura, ingegnere, fino al luglio 2008 responsabile della discarica comprensoriale di Lanciano, gestita dalla Ecologica Sangro, società partecipata quasi interamente dalla Deco di Rodolfo Di Zio. Frattura è un dirigente storico, che ha ricoperto l’incarico ininterrottamente per 18 anni, essendosi in precedenza occupato della vecchia discarica di Lanciano, la città dove vive. Frattura fu licenziato dopo alcune vicende societarie della Ecologica Sangro. Alla fine Di Zio estromise il vecchio socio Mario Ciccocioppo ed ottenne il controllo totale della società. “Il 28 novembre 2008,- ha sottolineato Frattura, oggi coordinatore cittadino di Lanciano di Alleanza per l’Italia – scrissi una lettera dettagliata a Chiodi, ai tempi in cui era candidato alla presidenza della Regione, e gli illustrai il quadro della gestione del settore rifiuti, con la Deco che gestiva il 60 per cento di un mercato da 80 milioni di euro l’anno, attraverso affidamenti che erano avvenuti a trattativa privata in oltre il 70 per cento dei casi”. La stessa denuncia Frattura l’aveva inviata all’Antitrust e in un’altra lettera trasmessa ai 53 sindaci soci del Consorzio Rifiuti di Lanciano. “Nessuno però – ha rimarcato – ha ritenuto di intervenire e oggi quello che è venuto fuori è sotto gli occhi di tutti”.