M5S spinge per approvare il Piano regionale per le bonifiche

Pescara. Si discuterà nel prossimo Consiglio regionale, in programma martedì prossimo, la risoluzione a firma del Consigliere regionale M5S, Sara Marcozzi, che impegna Regione Abruzzo all’adozione del Piano regionale per le bonifiche. Piano che, come prevede il Codice dell’Ambiente, sarebbe dovuto essere approvato entro il 31 dicembre 2013.

“Il Piano regionale delle bonifiche – spiega Sara Marcozzi – dovrà prevedere l’individuazione dei siti presenti sull’intero territorio da bonificare, la modalità degli interventi, l’ordine di priorità, le modalità di smaltimento, la stima degli oneri finanziari e la relativa attuazione di specifici programmi di finanziamento triennali per la realizzazione degli interventi, potrà garantire per la prima volta una seria programmazione finora mai realizzata”.

“E’ inaccettabile che la Regione Verde dei Parchi non abbia ancora ottemperato a quanto disposto dal Codice dell’Ambiente. Adottare il Piano regionale delle bonifiche – incalza Marcozzi – significa garantire un serio programma di ripristino ambientale e quindi, di godibilità del nostro ambiente e dei nostri spazi dopo la tragica esperienza di quest’estate, che ha portato Regione Abruzzo alla ribalta delle cronache nazionali per l’inquinamento del mare.

Crediamo che non si possa più continuare con la politica dell’improvvisazione, il territorio regionale è interessato da oltre 1000 siti potenzialmente inquinati e sono ancora 25 le discariche oggetto di Infrazione da Parte della Commissione Europea che da anni attendono risposta.

La bonifica del territorio non sarà certo un intervento propagandistico e dagli effetti speciali come il Ponte del Cielo, ma certamente significherebbe, un incremento occupazionale sostenibile e duraturo. Senza dimenticare che l’adozione del piano è requisito necessario per accedere ai finanziamenti nazionali”.

“Una forza politica responsabile e con una visione di futuro che vuole implementare risorse e lavoro, nella Regione dei Parchi, delle Riserve Naturali, dei S.I.C. – conclude Marcozzi – metterebbe al primo posto la tutela del territorio”.

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