L’Aquila. “Tarda ancora l’approvazione del calendario venatorio. Dalla Regione Abruzzo nessuna comunicazione al riguardo nei confronti di tutti quei cittadini (circa 15.000) appassionati della Dea Artemide, che già con congruo anticipo hanno versato tasse per l’esplicazione dell’esercizio venatorio nella Regione”.
A lamentarsi è il presidente Libera Caccia della Provincia di L’Aquila Giampiero Federici.
“Il documento ufficiale che la norma prevede debba essere pubblicato entro il mese di giugno – osserva – a tutt’oggi non è stato redatto nella sua completezza. Che al giorno 3 del mese di agosto non sono pubbliche le date di apertura e chiusura alle varie specie cacciabili e di conseguenza l’inizio del periodo di addestramento non rappresenta altro che una presa in giro ed un offesa nei riguardi di gente onesta che riscontra nella caccia una passione unica ed irripetibile.
Le notizie che giungono dalla Regione – prosegue Federici – sono frammentarie e contrastanti e di certo non lasciano prevedere nulla di positivo. Eventuali aperture alle specie quaglia e fagiano al 3 ottobre o viceversa la chiusura alla beccaccia al 10 gennaio per mancanze degli uffici regionali, calpestano i diritti riconosciuti dalla legge e saranno da questa associazione Libera Caccia, combattute in difesa di tutti i seguaci di Diana, anche e soprattutto per i non iscritti”, conclude il presidente.