Pescara. Le case di terra cruda come elemento identitario di un territorio che punta a fare del suo patrimonio storico, culturale e paesaggistico l’elemento su cui progettare il proprio futuro.
È questo il punto di forza del protocollo firmato questa mattina dall’assessore all’Ambiente, Mario Mazzocca, in vece del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e dal presidente dell’Associazione internazionale Città della terra cruda, Enrico Pusceddu, nell’ambito del convegno “Abitare il tempo”, svoltosi all’Auditorium Petruzzi di Pescara.
Hanno partecipato sindaci, associazioni di categoria, università, ordini e collegi professionali. Il protocollo, il primo del genere sottoscritto in Italia, mira a dare una sistematizzazione ai progetti finalizzati alla valorizzazione del patrimonio di terra cruda attraverso un programma di azioni articolato che prevede, tra le altre cose, la presenza nei prossimi bandi regionali di misure premiali per privati cittadini, amministrazioni pubbliche e società pubbliche-private che vogliano recuperare e valorizzare le case di terra.
Il documento stabilisce anche l’inserimento di questo tipo di costruzione nei programmi per lo sviluppo sostenibile in edilizia e nei piani di Educazione Ambientale, oltre che nei programmi di Rigenerazione rurale (distretti rurali) e incoming per il turismo rurale.
‘Questa firma segna l’inizio di un percorso ben definitivo che passa per un adeguamento della normativa vigente’, ha spiegato l’assessore Mazzocca. ‘Con esso puntiamo a fare sì che la nostra regione entri a pieno titolo nella Rete internazionale delle Città della terra cruda, in modo da poter accedere alle risorse previste dai programmi europei.
L’obiettivo che ci siamo prefissati è trasformare il protocollo in accordo di programma capace di valorizzare attraverso tutte le modalità possibili questo importante tassello del nostro patrimonio identitario.
Le case di terra non sono archeologia del passato, ma possono diventare uno strumento importante di promozione del nostro territorio‘.