Perugia (4-3-1-2): Gabriel; Ngawa, Gyomber, Cremonesi, El Yamiq; Bordin (80’ Mazzocchi), Dragomir, Kingsley; Verre; Mustacchio (68’ Kouan), Vido (85’ Bianchimano). In panchina: Leali, Perilli, Moscati, Han, Melchiorri, Terrani. Allenatore: Alessandro Nesta.
Pescara (4-3-3) Kastrati; Ciofani, Gravillon, Perrotta, Del Grosso; Brugman, Machin, Melegoni; Marras (80’ Monachello), Mancuso (80’ Del Sole), Crecco (68’ Cocco). In panchina: Farelli, Fornasier, Elizalde, Balzano, Scognamiglio, Palazzi, Memushaj, Succimarra. Allenatore: Giuseppe Pillon.
Reti: 42’ Verre, 52’ Melegoni, 64’ Gyomber
Arbitro: Ghersini di Genova
Ammoniti: Bordin
A Perugia con i cerotti, Pillon deve fare a meno Pillon di Campagnaro, Fiorillo, Antonucci, Capone e Kanoutè, e affronta il posticipo con Memushaj e Balzano a mezzo servizio: in porta va Kastrati, in mediana Melegoni, in attacco Crecco, con Mancuso e Marras. Risponde Nesta, con Verre alle spalle di Vido e Mustacchio.
Si parte subito forte: Brugman sciupa alto da buona posizione al 2’, Verre risponde dalla distanza: alto anche il suo primo tiro. Il Perugia alza costantemente la pressione, il Pescara si lascia studiare troppo e al 23’ rischia assai: Vido spara in diagonale, batte Kastrati ma non il palo. I biancazzurri provano a rifarsi in contropiede al 33’: palla tesa in area piccola, non ci arriva Gabriel in uscita ma non ci arriva nemmeno Marras a deviare in scivolata. Delfino in netta difficoltà: Kastrati salva il risultato al 40’, quando Vido trova il varco su assist di Verre e tira un rigore in movimento ma il secondo di Fiorillo mura magistralmente. Gravissima, invece, la papera al 42’: botta da fuori di Verre, senza grandi pretese, Kastrati si tuffa in anticipo, tocca e se la spinge alle proprie spalle, direttamente in porta. 1-0 che porta dritto all’intervallo.
Il secondo tempo sembra aprirsi come si è chiuso il primo; invece, al 52’, Melegoni chiede palla a Crecco sui 25 metri e calcia da fermo, fermo rimane anche Gabriel e il Pescara pareggia a sorpresa. 1-1. Abruzzesi galvanizzati, Del Grosso si sveglia 3 minuti più tardi e si spinge al cross dal fondo, Mancuso incorna di testa nel mucchio ma colpisce malissimo e Gabriel neutralizza. Gli umbri non stanno a guardare e Verre si ripresenta in porta al 60’ con una punizione da 25 metri che Kastrati deve graffiare in allungo per togliere dalla traversa. Pressione di nuovo alta in area pescarese e al 64’, sull’ennesimo corner biancorosso, Gyomber incorna sovrastando Perrotta e segna il 2-1. Pillon capisce che è ora di cambiare: dentro Cocco per Crecco; Nesta replica con Kouan per Mustacchio. Le cose non cambiano, e allora dentro Monachello e Del Sole negli ultimi 600 secondi. Il primo tentativo di Cocco arriva all’85: girata dalla lunetta, troppo centrale, Gabriel para. Del Sole imita dopo 1 minuto, radente da fuori, fiacco facile preda dell’estremo difensore biancorosso. Forcing finale, più disperato che organizzato, per la squadra di Pillon, ma non bastano nemmeno 4 minuti di recupero: Gravillon, al 92′, si divora l’occasionissima, anticipato all’ultimo istante proprio sottoporta; dal successivo corner, mischia furibonda e palla salvata sulla linea da Dragomir sulla frustata di Monachello.
Altro stop per il Pescara, che perde un’altra occasione per recuperare sul Palermo capolista: anzi, vede la vetta allontanarsi sempre più, fino a 6 punti.