Tutti gli italiani che lo vorranno saranno vaccinati entro l’estate.
La dichiarazione è del commissario per l’emergenza Coronavirus generale Francesco Figliuolo impegnato nell’attuazione del nuovo piano vaccinale, ufficialmente diffuso da Palazzo Chigi poche ore fa.
Distribuzione efficace e puntuale dei vaccini ed un incremento delle dosi giornaliere sono questi i due pilastri alla base della campagna vaccinale che ha come obiettivo di raggiungere il regime di 500 mila somministrazioni al giorno, su base nazionale, per arrivare ad avere l’80% di italiani vaccinati entro settembre, triplicando la somministrazione giornaliera.
Se il generale Figliuolo si dice ottimista “combatto per vincere, la campagna dovrà concludersi entro l’estate o tornerò a fare quello che facevo prima” gli italiani sono più scettici: da un lato per i precedenti proclami disattesi e, dall’altro, per le recenti reazioni avverse al vaccino AstraZeneca, ancora da provare, che hanno causato la sospensione di un lotto da parte dell’Aifa.
Ed è l’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa), nella persona del direttore Nicola Magrini, ad invitare alla calma “AstraZeneca è sicuro, il rapporto tra benefici e rischi è estremamente favorevole. Non bisogna verne paura al momento e occorre continuare a recarsi ai centri vaccinali in grande tranquillità”.
In corso intanto le autopsie sui corpi dei due uomini deceduti dopo il vaccino e, per ora, in uno dei due casi è già stata esclusa la reazione diretta con la somministrazione della dose.
Ieri il Premier Draghi ha visitato il grande hub di Fiumicino e ha commentato la questione AstraZeneca ricordando che la scelta di bloccare un lotto da parte di Aifa è stata del tutto precauzionale e che questo deve rassicurare sulla efficacia dei sistemi di farmacosorveglianza. Il Premier ha poi aggiunto “per Aifa non c’è alcuna prova che gli incidenti siano legati alla somministrazione del vaccino”.
Defezioni improvvise, causate dalla paura dopo le notizie sul ritiro del lotto di Astrazenica, si sono verificate tra personale scolastico e forze dell’ordine costringendo le Ulss alle convocazioni suppletive.