Crotone (3-5-2): Cordaz; Vaisanen, Spolli, Golemic; Sampirisi, Barberis (46’ Molina), Benali, Zanellato, Milic (46’ Firenze); Machach (65’ Simy), Pettinari. In panchina: Festa, Curado, Cuomo, Marchizza, Vailetti, Gomelt, Kargbo, Mraz. Allenatore: Giovanni Stroppa.
Pescara (4-3-1-2): Fiorillo; Ciofani, Campagnaro, Scognamiglio, Balzano; Memushaj, Brugman, Crecco (80’ Bruno); Marras (86’ Sottil); Mancuso, Monachello (69’ Gravillon). In panchina: Kastrati, Perrotta, Pinto, Bettella, Melegoni, Capone, Antonucci, Sottil, Bellini. Allenatore: Giuseppe Pillon.
Reti: 9’ Monachello, 16’Campagnaro
Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini (Scatragli-Affattato/Ayroldi)
Ammoniti: Pettinari, Balzano, Fiorillo, Mancuso, Spolli, Marras
Il posticipo a Crotone per riprendere la corsa del Pescara verso la zona promozione: Pillon conferma Monachello nel tridente con Mancuso e Marras, sperando in uno sblocco del siciliano. Padroni di casa pieni di ex biancazzurri, a partire dal tecnico Stroppa, che schiera Benali e Pettinari ad insidiare Campagnaro e Scognamiglio.
Ed è proprio Pettinari, al 3’, a concludere per primo: cross dalla destra di Milic, Campagnaro staccato e inzuccata in area piccola che termina sopra la traversa. Il Pescara parte ancor più cinico e al 9’ va in vantaggio: Mancuso sale fino alla trequarti e taglia sul filo del fuorigioco una prateria per Monachello che, appena entrato in area, trafigge il tentativo di uscita di Cordaz con un tunnel. 1-0. I padroni di casa reagiscono immediatamente e, dopo 5 minuti, Barberis spacca in due il palo con un rigore in movimento apparecchiato da Machach. Si accedono i fuochi d’artificio al 16’: corner di Brugman, Campagnaro sale e la alza con il tacco, trova una deviazione di Zanellato che beffa Cordaz con un pallonetto. Subito 2-0. I rossoblu insistono ma il Pescara si fa coriaceo, al punto da rischiare il rigore per un contatto sospetto di Memushaj su Pettinari. Pettinari insiste anche al 28’: Sampirisi disegna il traversone, l’ex incorna dal dischetto ma Fiorillo mura in volo e devia. Sul corner si scatena il delirio: Pettinari va ancora di testa e Fiorillo respinge ancora, Spolli trova la ribattuta e centra il palo ma grida al rigore per una trattenuta di Scognamiglio che gli strappa la maglia: l’arbitro Rapuano fa proseguire e allontana Stroppa nel conseguente parapiglia di proteste. Machach si intestardisce e cerca vendetta solitaria in due occasioni, ignorando compagni ben piazzati e andando vicino alla porta di molto ma non abbastanza: all’intervallo il Pescara conserva il doppio vantaggio.
Al rientro in campo, Stroppa sceglie Firenze e Molina per Barberis e Milic. Ripartenza timida da entrambe le parti: deve salire ancora Campagnaro, al 56’, a mandare la palla di testa un metro sopra la traversa. Ci va più vicino, al 59’, Monachello, attivato da un filtrante orizzontale di Mancuso: l’indirizzo è l’angolino basso ma lo indovina anche Cordaz, che blocca facilmente. Pettinari non sta a guardare e, al 65’, si rifa sotto: destro potente, su assist nel neo-entrato Simy, ma Fiorillo abbassa nuovamente la saracinesca. Pillon mette qualche zeppa al risultato, dentro Gravillon per Monachello negli ultimi 20 minuti. Ma l’offensiva adriatica rimane in piedi con Crecco, lancia in contropiede al 78’ da Mancuso, trova campo aperto e conclude dai 13 metri, Cordaz si oppone con un piede e tiene vivo il finale. Lo gestisce tutto il Pescara, in propensione offensiva: la squadra di Stroppa è troppo sulle gambe per tentare il ribaltone, e al triplice fischio gli ospiti tornano a vincere.
Il bottino pieno mancava al Delfino da 5 giornate, addirittura dal 2018. Stasera è arrivato, non senza rischiare. In chiave classifica, però, la vittoria è talmente importante da oscurare gli errori: un capitale che Pillon e i suoi dovranno investire nelle prossime, ravvicinate, partite, per tornare a galleggiare tra le più alte posizioni.