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Il Pescara si ferma contro la capolista Reggiana

Reggiana (3-5-2): Venturi; Luciani, Cremonesi, Camigliano; Guglielmotti, Radrezza, Cigarini, Sciaudone, Contessa; Zamparo, Rosafio. A disposizione: Voltolini, Scappini, Neglia, Marconi, D’Angelo, Porcino, Muroni, Lanini, Libutti, Arrighini. Allenatore: Diana.

Pescara (3-4-3): Sorrentino; Illanes, Drudi, Ierardi; Cancellotti, Pompetti, De Risio, Nzita; Rauti, Ferrari, D’Ursi. A disposizione: Iacobucci, Di Gennaro, Veroli, Frascatore, Zappella, Rasi, Diambo, Pontisso, Blanuta, Clemenza, Cernigoi. Allenatore: Auteri.

Reti: 9’ Zamparo (rig), 78’ Radrezza

Arbitro: Matteo Gualtieri di Asti

Dopo una lunga serie positiva e avversari di bassa classifica, il Pescara torna al cospetto della Reggiana Capolista, per giocarsi l’aggancio al terzo posto. Auteri recupera Pompetti e arma il tridente con Rauti, Ferrari e D’Ursi. Diana rilancia Zamparo titolare in attacco con Rosafio.

Ed è proprio Zamparo, dopo 9 minuti, a sbloccare il match dal dischetto: Nzita atterra Guglielmotti in fuga, Gualtieri concede il penalty che l’attaccante reggiano sbatte sotto la traversa. 1-0. Servono 20 minuti buoni al Pescara per riprendersi e iniziare a giocare, ma il primo tempo scorre via con la squadra di casa in pieno controllo.

E il secondo si apre con gli emiliani ancora mordaci: 2 minuti e Sorrentino deve neutralizzare in due tempi il tiro-cross di Contessa ed evitare la “rapina” di Zamparo sottoporta. Sempre Zamparo, imbucato al 53’ da Sorrentino, cerca secco e rasoterra il primo palo ma Sorrentino si supera ancora con una respinta di ginocchio. Auteri corre ai ripari con Pontisso, Clemenza, Diambo e Cernigoi, bocciando anche la prestazione di Ferrari. I granata, però, non trovano freno e al 69’, di prima su un traversone dalla sinistra, Radrezza gira dalla lunetta un mancino potentissimo che esce a fil di palo. Timida reazione biancazzurra al 71’ con un tiro dalla distanza di Diambo che si alza sopra la traversa senza impensierire nessuno. Serve un miracolo di Zamparo, invece, al 73’ per togliere dai piedi di Cernigoi, già sulla linea di porta, il tap-in del pari sul filtrante magico di Clemenza. Nemmeno un minuto dopo, invece, Nzita stende proprio Zamparo, si becca il secondo giallo e spegne le intenzioni reattive del Delfino. Auteri può solo arginare con Frascatore per Pompetti. La Reggiana approfitta subito dello spazio e al 78’ Radrezza punisce l’errore di Drudi nella ricezione di un retropassaggio: Arrighini gli ruba palla in anticipo e serve il compagno per la semirovesciata in solitaria dai 10 metri. 2-0. Ieriardi cerca la prova d’orgoglio con un’inzuccata potente su corner, ma trova i riflessi di Venturi a parare all’angolino basso. Il finale è gestione pura della squadra di Diana, nonostante gli assalti disperati degli adriatici.

Mai in partita, mai al livello degli avversari, il Pescara ferma una striscia di 9 risultati positivi ma, soprattutto, mostra tutta la propria vulnerabilità contro una “vera” squadra come la capolista Reggiana.