PESCARA ( 3–5–2) Fiorillo; Guth, Drudi, Scognamiglio; Bellanova, Dessena, Memushaj, Busellato, Masciangelo; Capone, Odgaard. All. Gianluca Grassadonia. A disposizione: Alastra, Radelli, Balzano, Nzita, Omeonga, Fernandes, Machin, Valdifiori, Giannetti, Maistro, Galano, Vokic
LECCE ( 4–3–1–2) Gabriel; Maggio, Lucioni, Meccariello, Gallo; Bjorkengren, Hjulmand, Henderson; Majer; Coda, Pablo Rodriguez. All. Eugenio Corini. A disposizione: Bleve, Paganini, Yalcin, Stepinski , Pettinari, Zuta, Borbei, Maselli, Mancosu, Felici, Tachtsidis
Reti: 38′ Maggio, 92′ Busellato
ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina.
Il Pescara ospita il Lecce, per l’esordio di Grassadonia all’Adriatico, che si affida a Capone titolare in attacco con Odgaard: l’unica missione è la vittoria. Gli ospiti rispondono con Coda e Rodriguez.
Il Lecce, dopo un avvio propositivo, passa in vantaggio al 38’: azione prolungata su corner chiusa dal cross di Coda, Meccariello fa la sponda in area e insacca in girata acrobatica, tra la difesa mal piazzata. 1-0. Il Pescara chiude il primo tempo senza una minima conclusione.
Grassadonia torna in campo nel secondo con Memushaj al posto di Masciangelo e, poco dopo, fa esordire Giannetti per Capone. Al 68’ il primo tiro in porta biancazzurro: Dessena riceve lo scarico da Maistro ma Gabriel è attento. Un minuto dopo, il portiere salentino deve superarsi quando Odgaard va via da solo e tira angolatissimo, ma Gabriel devia provvidenzialmente. Il Lecce non cede alla reazione pescarese e all’86’ Bellanova deve opporsi con la schiena a Tachsidis. Non si arrende nemmeno il Pescara, che la riprende a tempo scaduto: punizione dai 30 metri di Vokic che chiama lo schema a Machin, lui tira da fuori ma Busellato la intercetta, la stoppa sul dischetto sul filo sottilissimo del fuorigioco e prende in controtempo Gabriel. 1-1.
Un punto prezioso ma forse poco utile per il Pescara, che ottiene in extremis un pareggio non meritato. Grassadonia dovrà fare davvero molto di più nelle prossime 13 finali per evitare la retrocessione.