Green pass obbligatorio anche in Italia, con 400 euro di multa per chi ne è sprovvisto.
Sarà questa la novità più importante contenuta nel decreto Covid che il governo licenzierà la prossima settimana: secondo quanto riportato dal Corriere della Sera nel provvedimento si stabilisce che per “poter accedere a tutti i luoghi pubblici o a rischio assembramento sarà necessario essere in possesso della certificazione verde. Chi ne sarà sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro (ridotta a 260 se pagata entro 5 giorni)”.
Il confronto in maggioranza è previsto tra lunedì e martedì mentre il provvedimento dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri giovedì.
Le misure contenute nel decreto dovrebbero essere:
- GREEN PASS per ogni attività: è il certificato che attesta tre possibili situazioni ovvero di essere guariti dal Covid, di aver completato il ciclo vaccinale (secondo il nuovo decreto) o di aver effettuato un tampone con esito negativo. Il pass sarà necessario per prendere treni, bus ed aerei, per accedere alle sale cinema e allo stadio, per frequentare palestre, piscine e discoteche, per fare acquisti nei centri commerciali ovvero in tutti quei luoghi pubblici n cui è possibile avere un affollamento.
BAR E RISTORANTI in un primo momento sembravano esclusi dall’obbligo di green pass, ma ora nell’Esecutivo sembra prevalere la volontà di renderlo obbligatorio anche per recarsi in un ristorante al chiuso o per un caffè al bancone del bar: per gli esercenti che trasgrediscono previsti 5 giorni di chiusura dell’attività. Insieme alla certificazione torneranno anche il limite di 4 persone al tavolo salvo l’eccezione se si tratta di due nuclei familiari. Deputati al controllo saranno i gestori dei locali con tutte le difficoltà a cui saranno esposti.
La politica anche questa volta è divisa: restano sulla linea della cautela i 5 stelle, mentre sono favorevoli il ministro Speranza (Leu) ed il Pd preoccupati per la variante Delta ed una imminente quarta ondata. Braccio di ferro tra Salvini ed il Premier Draghi che però sembra intenzionato a tirare dritto sulla strada dell’obbligatorietà e delle sanzioni.
- Stato di emergenza: il governo voleva inizialmente allungarlo di due, massimo tre mesi, per garantire il rientro in classe a settembre ma sarà, con molta probabilità, prolungato fino alla fine dell’anno.
- Zone Gialle: il lavoro del governo è indirizzato a rivedere i parametri che portano all’ingresso delle regioni in questa fascia di rischio ma le regole delle zone gialle dovrebbero restare le stesse e quindi mascherine obbligatorie all’aperto, e limite a feste e cerimonie. Non dovrebbe essere reintrodotto il coprifuoco.