La loro inquilina, morosa, non libera l’appartamento che serve ad una delle proprietarie per trascorrere l’estate al mare con i suoi figli, il più piccolo dei quali ne ha bisogno per motivi di salute. Una situazione complessa per i proprietari che non riescono a sbrogliare la matassa perché la legge tutela la giovane donna che ‘occupa’ l’appartamento anche oltre la scadenza del contratto.
Ora il giudice non ha concesso lo sfratto esecutivo e la proprietaria è costretta anche a pagare le utenze, che le sono state intestate senza autorizzazione. Ecco tutta la storia:
Gentile Direttore,
le scrivo per raccontarle la storia che, da onesta cittadina, sto patendo insieme a mia sorella e mio cognato per aver scelto di rispettare la legge. Siamo di Teramo ed, essendo tre giovani con lavoro precario, in gennaio abbiamo deciso di affittare il piccolo appartamento ereditato dai nonni sito in Giulianova, che mia sorella usa solo d’estate per far avere qualche mese di mare ai suoi due figli, il più piccolo dei quali ne ha bisogno per motivi di salute.
Un amico comune ci ha presentato una giovane (che poi avremmo scoperto essere piuttosto nota a Giulianova) che sin da subito ha iniziato ad opporsi alla registrazione del contratto (cosa che poi siamo riusciti ad ottenere, sia pure senza avere il rimborso della sua quota di spesa da parte dell’inquilina) a non pagare quanto dovuto per le utenze di luce e gas a me intestate, a non rispondere ai nostri solleciti telefonici e ad avere un comportamento scorretto nelle rare occasioni in cui siamo riusciti a contattarla. Tutto ciò, a fronte di un comportamento da parte nostra più che corretto: basti pensare che per lei abbiamo sostituito la caldaia e installato l’impianto televisivo di cui la casa era sprovvista con spese per noi considerevoli, cercando comunque di accontentare ogni sua richiesta per mantenere un rapporto disteso. Quando ha smesso di pagare anche l’affitto le abbiamo notificato uno sfratto per morosità ma, proprio il giorno prima dell’udienza, ha pagato due mensilità, ma non le altre spese arretrate, facendo decadere l’azione.
La situazione si è protratta fino allo scadere del contratto che era temporaneo ma, come era prevedibile, la nostra inquilina non ha lasciato la casa mentre “qualcuno” si appropriava falsamente della mia identità intestando a lei le utenze, cosa per cui abbiamo sporto denuncia. Abbiamo dunque provveduto a notificare lo sfratto per finita locazione ma, nella prima udienza, il giudice non ha concesso lo sfratto immediato rinviando tutto a gennaio 2019.
Lettera Firmata